Russia, massiccio attacco ucraino con droni e missili: incenerita la raffineria di Rostov
Dopo l'attentato a Mosca che ha ucciso il generale russo Kirillov, l'Ucraina colpisce ancora in grande stile la Russia.
Una raffineria situata nella regione frontaliera di Rostov è stata danneggiata da un incendio dopo un attacco ucraino con una trentina tra missili e droni che, secondo il governatore locale, sarebbero stati peraltro abbattuti per la maggior parte. L'incendio sarebbe stato spento rapidamente, sempre secondo la stessa fonte.
Il ministero della Difesa russo ha inoltre riferito oggi di 84 droni ucraini abbattuti nelle regioni di Rostov, Bryansk, Belgorod, Voronezh, Kursk, Tambov e Krasnodar. "La scorsa notte sono stati sventati i tentativi del regime di Kiev di condurre attacchi terroristici contro strutture sul suolo russo utilizzando droni. Le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto 84 veicoli senza pilota ucraini", ha affermato il ministero in una nota riportata dalle agenzie di stampa russe.
Sul fronte Kirillov, eliminato con un ordigno piazzato su un monopattino, dopo l'arresto di un cittadino uzbeko a cui Kiev avrebbe offerto 100mila dollari e una via di fuga sicura in un Paese Ue, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev ha puntato il dito contro l'Occidente: "Secondo questa logica, tutti i funzionari dei Paesi della Nato che hanno deciso di prestare assistenza militare all'Ucraina sono coinvolti in una guerra ibrida o convenzionale contro la Russia e di conseguenza devono essere considerati un obiettivo militare legittimo per la Federazione russa".