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Russia, ucciso il generale Igor Kirillov: "Una bomba nello scooter"

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È stato ucciso con una bomba nello scooter il generale Igor Kirillov. Comandante delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle Forze armate russe, il 66enne è morto in seguito a un'esplosione avvenuta a Mosca. A riferirlo il Comitato investigativo russo. Questa mattina - si legge - "un ordigno esplosivo, piazzato in uno scooter parcheggiato accanto all'ingresso di un edificio residenziale, è stato fatto esplodere sulla Prospettiva Ryazanskij a Mosca. A seguito dell'incidente, il comandante delle truppe di difesa dalle radiazioni, chimiche e biologiche delle Forze armate della Russia, Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi".

Sul luogo dell'esplosione, avvenuta nell'area sud orientale di Mosca, sono in corso delle indagini per accertare con chiarezza quanto accaduto. Stando a quanto appreso dall'agenzia di stampa Ria Novosti da un portavoce dei servizi di emergenza, "per causare l'esplosione sulla Prospettiva Ryazanskij sono stati utilizzati circa 200 grammi di Tnt". L'onda d'urto ha mandato in frantumi le finestre dell'abitazione situata di fronte a dove è esplosa la bomba. Secondo un residente di una casa vicina, l'esplosione è avvenuta intorno alle 6:12 del mattino.

Il generale ha denunciato per molti anni i crimini dell'Occidente e le provocazioni della Nato. Lo ha sottolineato in seguito alla sua morte la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Igor Kirillov ha sistematicamente denunciato per molti anni i crimini degli anglosassoni, con i fatti alla mano: le provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, le manipolazioni del Regno Unito con sostanze chimiche proibite e le provocazioni a Salisbury e Amesbury, le attività letali dei biolaboratori americani in Ucraina e molto altro. Ha lavorato senza paura. Non si è nascosto dietro alle persone", ha sottolineato.

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