Kursk, otto soldati russi uccisi dai nordcoreani
Clamoroso nel Kursk. Secondo quanto si apprende, otto soldati delle forze di Mosca sono stati uccisi ieri, sabato 14 dicembre, dal 'fuoco amico' delle truppe nordcoreane che combattono al loro fianco nell'oblast russo di Kursk. La notizia è stata resa nota dall'agenzia d'intelligence militare ucraina Hur, citata dai media di Kiev.
L'Hur spiega che l'incidente sarebbe dovuto alla barriera linguistica tra le truppe russe e nordcoreane, che continua a essere un "ostacolo difficile" sul campo di battaglia: non riescono a comprendersi, al punto da scambiarsi per soldati del fronte opposto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che ieri ci sono stati "dati preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati della Corea del Nord negli assalti delle unità combinate nel Kursk". La notizia dell'invio di truppe in Ucraina da parte di Kim Jong-un, confermata da più fonti, risale alle scorse settimane.
Nel frattempo, continua la massiccia offensiva della Russia contro l'Ucraina, salita di intensità dopo che Kiev ha colpito con missili Atacms il territorio russo. L'esercito ucraino ha infatti riferito di avere abbattuto 56 droni lanciati dalla Russia in un attacco aereo effettuato nella notte tra sabato e domenica. Secondo quanto riportato su Telegram l'esercito russo ha utilizzato 108 droni iraniani modello "Shahed" e altri tipi oltre ai missili guidati. Vladimir Putin, insomma, continua ad aumentare la pressione su Kiev.