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Italia-Olanda, guerra diplomatica su "Lotito mafioso": un caso internazionale

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"In qualità di Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, desidero esprimere il mio disappunto per le espressioni utilizzate nell’articolo di Alain van Hilten pubblicato l’11 dicembre 2024 sul Suo giornale, dal titolo ’Avversario dell’Ajax, Lazio: gigante romano dall’ombra ner'. In particolare, mi riferisco alla seguente affermazione: ’Profilo di un club dalla ricca storia, che porta l’eredità di bizzarri incidenti guidati da un presidente di stampo mafioso'".

Lo scrive Giorgio Novello, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica dei Paesi Bassi, al responsabile del sito Espn Olanda per quanto pubblicato nei confronti di Lotito e della Lazio, stasera impegnata ad Amsterdam nel match di Europa League contro l’Ajax. "Trovo profondamente inappropriato e offensivo l’uso del termine ’mafiosò in riferimento al Presidente della Lazio, Claudio Lotito, Senatore della Repubblica Italiana. La criminalità organizzata è una piaga che ha causato innumerevoli vittime e sofferenze in tutto il mondo, come testimonia sia l’esperienza Italiana che quella olandese. Descriverla con superficialità equivale a sminuire la lotta coraggiosa e continua di chi, in Italia, nei Paesi Bassi e altrove, dedica la propria vita a contrastare questo fenomeno. Italia e Paesi Bassi -rileva Novello- sono partner nella lotta contro la criminalità organizzata, operando anche congiuntamente attraverso agenzie europee come Europol ed Eurojust, con sede proprio a L’Aia. I nostri Paesi condividono un impegno comune che merita rispetto e comprensione".

Poi l'affondo dell'ambasciatore: "Usare il termine ’mafioso' in connessione con il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, non è solo un insulto ad un Senatore della Repubblica italiana: è una dimostrazione di ignoranza dei fatti e, soprattutto, una mancanza di rispetto per tutte le persone che in Italia, nei Paesi Bassi e in tanti altri Paesi, combattono ogni giorno contro la criminalità organizzata. Mi farà molto piacere incontrarla appena possibile e approfondire quanto Le scrivo. La prego di pubblicare questa mia lettera nel suo giornale", conclude l’ambasciatore italiano.

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