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Luigi Mangione, l'assassino di Thompson diventa un eroe in America: ecco perché

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Luigi Mangione, il 26enne accusato dell'omicidio del ceo di United Healthcare, Brian Thompson, è diventato un eroe sui social. A esaltarlo tutti gli americani anti-sistema, contrari soprattutto al tipo di sistema sanitario presente negli Usa, di cui Thompson - in quanto ad di un colosso assicurativo in ambito sanitario - era uno dei più importanti rappresentanti. Partendo dal motto "nega, difendi, deponi", inciso da Mangione sui proiettili sparati contro Thompson, in molti negli Usa hanno visto in quest'omicidio una vendetta per le vessazioni della compagnia. Compagnia che, secondo i suoi clienti, spesso ha rifiutato le coperture sanitarie per interventi ordinari e straordinari. Pare, inoltre, che a ispirare il gesto del giovane sia stato anche il pensiero del matematico e terrorista americano Ted Kaczynski, noto come Unabomber, che negli anni Novanta aveva terrorizzato gli Stati Uniti con i suoi attacchi. 

L'assassino è diventato così popolare online che già è stato soprannominato "The Adjuster", cioè il regolatore. "Dov'è la compassione per la famiglia del ceo? Ho la stessa pietà per la sua famiglia che queste aziende hanno avuto per la mia", è il testo che compare a corredo di un video dove una giovane madre racconta la sua lotta quotidiana per fare curare il figlio di quattro anni affetto da una malattia rara. Solo una delle tante storie che stanno emergendo in queste ore e che in qualche modo sono collegate all'assassinio. C'è per esempio una ragazza che dice di avere rischiato la vita per una semplice polmonite; o anche delle infermiere che raccontano di pazienti a cui sono stati negati i trattamenti proprio dalle compagnie assicurative.

 

 

 

Per molti, insomma, Mangione è diventato quasi un eroe da esaltare e proteggere. Nel frattempo, il motto "nega, difendi, deponi" si è già diffuso ovunque. È stato stampato su tazze, magliette e spille e realizzato come adesivo da attaccare ad esempio sul computer. Il 26enne è così acclamato che addirittura diversi utenti su Google se la sono presa col McDonald's in Pennsylvania in cui è stato arrestato. Proprio un dipendente della catena, infatti, lo ha riconosciuto e segnalato alle autorità. E proprio per questo poi gli utenti sono corsi a riempire il locale in questione di recensioni negative, assegnandogli solo una stella. Google, allora, è corsa subito ai ripari, dicendo che le recensioni "dovrebbero riflettere la vera esperienza in un negozio" e rimuovendo i commenti negativi. 

 

 

 

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