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Siria, i ribelli: "Siamo a 20 km da Damasco". Voci incontrollate su Assad: "La sua famiglia già in Russia"

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Le fazioni armate di opposizione al governo del presidente siriano, Bashar al Assad, hanno annunciato di essere "a meno di 20 chilometri dalla porta meridionale della capitale Damasco". In una dichiarazione pubblicata dal Dipartimento delle operazioni militari dei gruppi armati operativi nel sud della Siria, i "ribelli" hanno annunciato di aver preso il pieno controllo della città di Al Sanamayn, nella campagna settentrionale della provincia di Daraa, e di essere quindi a breve distanza dall’ingresso di Damasco. Intanto le forze armate fedeli al governo del presidente della Siria, Bashar al Assad, si sono ritirate dalle loro posizioni nelle province di Quneitra, Suwayda e Daraa, nel sud-ovest del Paese, per la prima volta dall’occupazione delle alture del Golan da parte di Israele nel 1967.

Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr, Ong con sede a Londra ma con una vasta rete di contatti sul territorio), aggiungendo che le forze della Russia di sostegno ai militari "lealisti" si sono ritirate dai punti di de-escalation che avevano istituito nell’area della Siria vicina al Golan. Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato un ulteriore rafforzamento delle forze al confine con la Siria, sulle alture del Golan (annesse de facto da Israele nel 1981), che "consentirà di consolidare le difese nell’area e di prepararsi a vari scenari nella zona". Infine, secondo alcune voci, i parenti stretti di Assad avrebbero già lasciato la Siria, la moglieAsma e i figli si sarebbero rifugiati in Russia mentre i cognati hanno preferito gli Emirati Arabi Uniti

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