Romania, la Corte Costituzionale: "Le elezioni sono annullate, voto da ripetere", è caos
La Corte Costituzionale della Romania ha deciso all’unanimità di annullare le elezioni presidenziali. Lo si legge in una nota della Corte. L’intero processo elettorale per l’elezione del presidente rumeno dovrà essere ripetuto, con il governo incaricato di stabilire una nuova data.
L’organo posto al vertice del potere giudiziario del Paese ha quindi cancellato il ballottaggio in programma domenica tra l’esponente dell’estrema destra e filo-russo, Calin Georgescu, che a sorpresa ha vinto il primo turno delle elezioni il 24 novembre, ed Elena Lasconi, sindaca del piccolo centro abitato di Campulung, allineata su posizioni pro Nato e pro Ue. La Corte Suprema, si legge in un comunicato, "annulla l’intero processo di elezione del presidente romeno" per "garantire la validità e la legalità" del voto e chiede che "l’intero processo elettorale" riprenda dall’inizio.
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La Corte ha sostenuto che il voto è stato segnato da ingerenze russe. "Siamo preoccupati per le crescenti indicazioni di un’operazione coordinata di influenza straniera online che prende di mira le elezioni rumene in corso, in particolare su TikTok. La Commissione europea ha adottato misure ai sensi dell’emissione Digital services act nei confronti di TikTok", scrive su X la vicepresidente della Commissione europea con delega alle Tecnologie digitali, Henna Virkkunen. La tensione nel Paese ora è alle stelle.
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