Francia, dopo il caos la tempesta sui mercati che può travolgere Macron: "Rischio concreto"
Il premier Michel Barnier è atteso questa mattina alle 10 all'Eliseo per presentare le dimissioni del suo governo a Emmanuel Macron. Lo ha fatto sapere la presidenza francese. Cala il sipario su un governo di "convenienza", come lo ha definito Marine Le Pen in un discorso che ha scosso l'aula nella serata di ieri. Cosa accadrà adesso? Macron non mollerà facilmente la presa. "Per il momento comunque non siamo di fronte a una crisi istituzionale. Si tratta di una crisi ministeriale, il governo cade su una misura specifica, con una dimensione politica da accertare. Anche perché il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha la possibilità di nominare un nuovo primo ministro. E certamente lo farà", spiega a ilGiorno, Marc Lazar, politologo in cattedra alla facoltà parigina di Sciencepo e alla Luiss di Roma.
Ma l'esperto profetizza una tempesta sui mercati come quella del 2011: "È un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane. In caso di tempesta finanziaria la Francia, che ha un debito importante, potrebbe trovarsi indebolita, anche se ha un’economia forte e un’amministrazione pubblica efficiente. Le valutazione delle agenzie di rating è AA-. Ma può diventare un pericolo nel caso in cui si verificasse l’incapacità di formare un governo, con Macron che nomina un premier, che presenta il nuovo budget, ma viene battuto da un’altra mozione di censura. È quel che ha prospettato Marine Le Pen".
Infine spiega perché Macron non lascerà l'Eliseo: "Ma l’esperienza di questi tre mesi ha dimostrato l’incapacità totale dei partiti di far vivere una democrazia parlamentare:ognuno ha giocato per sé senza una minima nozione di compromesso. Questo è la prima cosa ed è incredibile. Poi è vero che sia France Insoumise, che per prima ha posto il tema, che il Rassemblement National cercano di ottenere le dimissioni di Macron per andare a elezioni anticipate. Che possano ottenerle, per il momento non lo credo".