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Aleppo, città invasa dai ribelli: le forze curdo-siriane prendono l'aeroporto

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Preso l'aeroporto di Aleppo dopo il ritiro delle forze iraniane e governative dallo scalo aereo internazionale: le forze curdo-siriane, espressione dell'ala locale del Pkk, ne avrebbero preso il controllo durante l'invasione della seconda città siriana da parte dei ribelli anti-regime, tra cui anche i jihadisti. A riferirlo la Ong Sohr, Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. E a confermare tutto l'esercito regolare siriano, secondo cui i ribelli sono entrati in "gran parte" della città, mentre i militari regolari sono stati mandati via temporaneamente "per preparare una controffensiva".

L'invasione non si è fermata nemmeno dopo i 23 raid aerei del regime e della Russia, che ha bombardato Aleppo per tutta la notte. Da quando sono ricominciati gli scontri mercoledì 27 novembre, il bilancio - secondo Sohr - sarebbe di circa 300 morti, di cui una ventina di civili. È la prima volta dal 2016 che i ribelli che si oppongono al regime di Bashar al-Assad, sostenuto anche da Mosca. L'invasione sarebbe avvenuta senza nemmeno troppi sforzi, in base a quanto riportato dalle prime testimonianze: buona parte della città sarebbe stata presa senza resistenza. A confermarlo i civili che hanno offerto la loro testimonianza alla Bbc: "Non si è quasi combattuto". 

 

 

 

"Il municipio, le stazioni di polizia, gli uffici dei servizi, sono tutti vuoti - ha riferito un portavoce di Sohr alla Bbc -. Non era mai successo prima". Subito dopo l'ingresso dei ribelli anti-regime nella città siriana, tra le vie di Aleppo sarebbe scoppiato il caos, come raccontato dai residenti alla Reuters: migliaia di auto di civili si sarebbero messe in viaggio per andare via attraverso la principale strada a sud ovest della città, rimasta per ora sotto il controllo del governo. 

L'ultimo momento di caos la Siria lo ha vissuto dal 2011 al 2016, quando le proteste pro-democrazia della "Primavera Araba" avevano innescato una guerra civile: da una parte il regime di Bashar al-Assad e dall'altra molte forze ribelli, tra cui anche movimenti jihadisti e i curdi. I ribelli, sostenuti dalla Turchia, erano riusciti a conquistare grandi porzioni di territorio. E la repressione, da parte di Assad - spalleggiato da Iran e Russia - era stata molto dura. Poi nel 2016 la riconquista del regime sostenuto dall’aviazione russa. Oggi la ripresa della ribellione, secondo alcuni analisti, sarebbe dovuta all'indebolimento a livello regionale di Hezbollah e Iran, i principali sostenitori del regime. 

 

 

 

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