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Marine Le Pen, diktat al governo: "Barnier ha tempo fino a lunedì", quando può venire giù tutto

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Michel Barnier ha tempo "fino a lunedì" per rispondere alle "linee rosse" del Rassemblement national sulla legge di bilancio 2025 ed evitare così la sfiducia. Questo l’avvertimento di Marine Le Pen su Le Monde.

Nonostante le concessioni del primo ministro sulle tasse sull’elettricità, l’aiuto medico di Stato e gli sgravi fiscali alle imprese, "ci sono ancora difficoltà", ha insistito la deputata dell’estrema destra. Tra le sue richieste ancora non soddisfatte ai suoi occhi: la rivalutazione delle pensioni di tutti i pensionati al primo gennaio e l’annullamento dei rimborsi di medicinali inizialmente previsti. A quanto pare il premier in carica ha annunciato che in manovra non ci saranno nuove tasse, ma di fatto il suo annuncio non ha spazzato via le tensioni. Il partito Lepèniste incassa, ma dice che "restano linee rosse. Ho deciso di non aumentare le tasse sull’elettricità nella legge finanziaria 2025, questo consentirà una riduzione del prezzo dell’elettricità del 14%, che andrà quindi ben oltre la riduzione del 9% inizialmente prevista", ha detto Barnier in una intervista a Le Figaro.

Il presidente del RN, Jordan Bardella, ha parlato di "vittoria", ma ha aggiunto che per il suo partito "restano linee rosse": il governo deve rinunciare al "rimborso aggiuntivo dei medicinali", ridurre drasticamente i "costosi" aiuti sanitari statali per gli stranieri privi di documenti e mettere in atto e una "stretta sui migranti". In carica da poco più di due mesi, il governo Barnier è sul filo e rischia di cadere fra quattro giorni. 

 

 

 

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