"Piano Operativo Germania". Tutto vero: così potrebbe iniziare la Guerra mondiale
Mentre la Russia annuncia minacciosamente che "i missili Oreshnik possono colpire ovunque in Europa", c'è chi si domanda se quella di Vladimir Putin sia solo una "strategia della paura" o una minaccia concreta. E chi, invece, nel Vecchio Continente si sta già preparando allo scenario peggiore, quello della terza guerra mondiale.
A rivelarlo è Repubblica, con Tonia Mastrobuoni che illustra i dettagli dell'Operationsplan Deutschland, tradotto "Piano operativo Germania". Definito un "agghiacciante" documento strategico che prevede l'aggressione russa alla Germania. Mille pagine in cui si illustrano praticamente le conseguenze dell'attacco e rivolto anche alle stesse imprese tedesche. Una sorta di vademecum per la sopravvivenza in tempi ostili, come quello diffuso nei giorni scorsi dal governo svedese. Segno che forse, davvero, la situazione sta precipitando che le cancellerie europee si stanno preparando al peggio.
Lo stesso ministro della Difesa del governo uscente, Boris Pistorius, ha più volte ribadito, usando parole a molti sembrate forti, eccessive, quasi da propaganda "terroristica", come in realtà lo scenario di una guerra diretta tra l'Europa e la Russia sia da considerare concreto "nei prossimi 3 o 5 anni". Per i tempi della diplomazia e dell'industria bellica, praticamente poche ore.
Il dossier passa in rassegna gli edifici di particolare importanza nazionale da difendere, il caso di un intervento della Nato in difesa degli alleati in caso di attacco russo sul fronte orientale. Un caso, questo, che trasformerebbe la Germania in hub logistico fondamentale per le truppe del Patto atlantico trasformandola automaticamente nel bersaglio principale delle truppe di Putin.
Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, ci sarebbe già stato un vertice riservato con alcune imprese, alle quali il colonnello Joerg Plischke avrebbe impartito "indicazioni concrete su come reagire nel caso di guerra". Il colonnello in questione è il comandante delle truppe della Bundeswehr ad Amburgo e avrebbe parlato espressamente di una guerra sotterranea già in atto da parte di Mosca, con "tentativi di spionaggio, spedizioni esplorative di droni, creazione di arsenali nascosti, piani per attentati a top manager, atti di sabotaggio e cyber attacchi". Episodi che avvengono "quotidianamente e con una frequenza crescente".
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Le linee guida sono come detto assolutamente circostanziate: "Cosa fare se le truppe alleate devono attraversare la nostra città? O se l’Elba viene chiusa, se la rete ferroviaria viene attaccata? O se (i supermercati) Rewe e Aldi non possono aprire perché manca la corrente, se le strade devono fare posto a truppe militari e l’acqua corrente non esce più dal rubinetto?". Roba d'altri tempo. O forse, purtroppo, non più.