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Russia, Putin sfodera il missile Oreshnik: l'arma che Kiev non può abbattere

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La guerra in Ucraina sta assumendo delle proporzioni sempre più spaventose. È vero, il missile lanciato ieri - giovedì 21 novembre, dai russi su Dnipro è risultato meno potente di quanto non avessero annunciato i militari di Kiev. Però, resta un'arma molto pericolosa, perché capace di lanciare più testate nucleari contemporaneamente, che si aprono a ombrello nell’ultima fase prima della caduta sull’obbiettivo. 

Putin più che all'Ucraina e a Zelensky, sta lanciando un messaggio alla Naato e all'Occidente. Lo zar ha mostrato il suo arsenale militare e non ha escluso l’utilizzo di armi atomiche. E Kiev ha ammesso chiaramente che non sono in grado di intercettare questo tipo di missili. Il Cremlino nel suo discorso ha parlato del missile balistico a medio raggio ipersonico Oreshnik. Secondo gli esperti del Pentagono, sembra sia un nuovo modello disegnato dal precedente missile balistico intercontinentale Rs-26 Rubezh capace di colpire obbiettivi a 6.000 chilometri di distanza: Mosca aveva annunciato di avere posto fine al programma del suo sviluppo nel 2018.

 

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha poi dichiarato che Mosca effettuerà altri test del missile balistico ipersonico Oreshnik in "condizioni di combattimento", un giorno dopo averne lanciato uno sull'Ucraina. "Continueremo questi test, anche in condizioni di combattimento, a seconda della situazione e del carattere delle minacce alla sicurezza poste alla Russia", ha detto Putin in una riunione con i capi militari. Ma soprattutto ha lanciato una minaccia esplicita all'Ue: i missili Oreshnik possono raggiungere obiettivi in tutta Europa

 

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