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Svizzera, non è una fiaba: "2.700 euro di rimborso", il governo che restituisce denaro alle persone

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Giordano Tedoldi
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In Svizzera è accaduta una cosa che scuote fin nel profondo tutte le nostre certezze: ai cittadini del cantone Basilea Città (da non confondere con il limitrofo Cantone Basilea Campagna) verranno restituite le ultime tasse. No, non tutte le tasse, ma una quota molto considerevole, perché il governo del cantone si è accorto, fatto il consuntivo, che il preventivo di spesa era sballato (il rosso di bilancio catastroficamente previsto non si è verificato), e che erano stati riscossi dai cittadini troppi soldi. Un’eccedenza che, normalmente, in quei paesi dove miracolosamente accade, viene accantonata per ulteriori spese, oppure destinata a investimenti rimandati, ma non così nel fatato Canton Basilea Città, il cui parlamento, su impulso di un deputato liberale, ha stabilito che, d’ora in avanti, tutte le “troppe tasse” incassate andranno restituite ai contribuenti, nella misura dell’80%, mentre il residuo 20% andrà, virtuosamente, a coprire il debito pubblico.

Certo, il miracolo è possibile anche perché Basilea è una città molto ricca, soprattutto grazie alla floridissima industria farmaceutica, e, al 2023, vanta un PIL pro-capite di 204mila franchi svizzeri, l’equivalente di circa 217mila euro (è la piazza più ricca in Svizzera, dopo Zurigo). Nondimeno, un surplus di 434 milioni di franchi è talmente cospicuo che ha richiesto misure straordinarie persino per i basileesi, che, dunque, dovrebbero ricevere circa 2535 franchi (2700 euro) di rimborso per le ultime tasse. Il fatto è talmente eclatante che, in Svizzera, si attendono provvedimenti analoghi anche dagli altri cantoni e, possibilmente, dalla Confederazione che, per parte sua, dal 2004 al 2016 ha incassato 40 miliardi di franchi in più di quanto preventivato. In seguito, parte di queste eccedenze sono state però assorbite dalle crisi dovute al Covid e alla guerra in Ucraina, e un rappresentante del Dipartimento delle finanze ha escluso che una restituzione delle tasse, al livello di stato federale, sia all’ordine del giorno, e se ne dovrebbe ridiscutere nel 2030.

 

 

Nel frattempo, Basilea ha fatto la sua insolita scelta, restituendo senza indugio i soldi delle tasse ai cittadini. Troppo forte la tentazione di fare un parallelo tra uno dei più ricchi cantoni della ricca Svizzera e il nostro scalcagnato paese. Si capisce che per tante ragioni le due realtà sono incomparabili, ma è molto probabile che se, per assurdo, anche da noi un giorno dovesse prodursi un’eccedenza tributaria, tutto verrebbe deliberato dal parlamento tranne che una restituzione dell’80% ai cittadini. Possiamo immaginare, viceversa, quali usi verrebbero fatti del denaro in più (posto che una simile notizia venga effettivamente messa a conoscenza dei contribuenti, e non occultata): una parte andrebbe senz’altro alla commissione di grottesche, orrende opere d’arte contemporanee con cui deturpare le città.

Un’altra, per pagare l’ingaggio di qualche imperdibile personaggio nella televisione pubblica. Un’altra fetta andrebbe a notorie associazioni benefiche, notorie soprattutto per avere beneficato chi le ha fondate e chi ci lavora (non i dipendenti, si capisce, ma i dirigenti). Un’altra quota ancora per finanziare opere cinematografiche di rilevante interesse culturale, purché per “cultura” si intenda retorica e frasi a effetto. Dopo altri foraggiamenti dissennati o clientelari di questo tipo, si creerebbe (e nessuno saprebbe dire com’è stato possibile) una nuova immane voragine nei conti pubblici, valutabile nel quadruplo dell’eccedenza incredibilmente ottenuta all’inizio, e si renderebbe necessario attingere ancora più duramente alle tasche degli italiani.

D’accordo, abbiamo un po’ giocato con certi stereotipi, costeggiando perfino il qualunquismo. In realtà, sappiamo bene che da noi una cosa del genere è assolutamente impossibile, e quasi ci mette a disagio immaginarci nei panni di uno svizzero. In Italia, ci sono tanti che le tasse non le pagano, ma addirittura vedersele restituire, questo è troppo! Probabilmente, però, noi riusciremmo a superare gli svizzeri, rimborsandole anche a chi è un evasore totale.

 

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