Libano, granata calibro 155 israeliana sulla palestra della base italiana Unifil a Shama
Un colpo di artiglieria ha colpito, senza esplodere, il tetto della palestra della base italiana di Shama, nel sud del Libano, dove operano i soldati italiani di Unifil. Non risultano feriti. Si tratta di un nuovo "incidente" nella guerra di Israele contro Hezbollah che va avanti da settimane e che ha già coinvolto le basi Unifil presenti nel Paese dei cedri.
"Ho parlato con il nuovo ministro degli Esteri israeliano per chiedere un chiarimento su quanto accaduto a Shama, dove un proiettile è caduto sul tetto della palestra della nostra base Unifil nel sud del Libano. Ho spiegato che i nostri soldati sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e mi ha assicurato che accerterà immediatamente quanto accaduto e ci risponderà in tempi brevi", ha confermato il vicepremier ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, a margine della sua visita all'Eso di Monaco di Baviera.
Secondo le successive ricostruzioni, è stato accertato come a colpire la base italiana di Shama sia stata una granata calibro 155. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto fare danni importanti vista la sua letalità. Gli artificieri lavorano alla messa in sicurezza dell'ordigno, mentre l'ipotesi sulla dinamica converge per ora sull'errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord, ma per ragioni da accertare è caduta prima colpendo la base italiana.