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Ucraina, lo scoop del Nyt: "50mila soldati russi e nordcoreani nel Kursk"

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I russi "hanno ammassato 50mila soldati nella regione del Kursk, inclusi militari nordcoreani, che si preparano ad azioni offensive" per riconquistare il territorio perduto. Lo ha riferito il New York Times citando fonti americane e ucraine. Secondo queste ultime un attacco sarebbe imminente, "nei prossimi giorni". Le truppe nordcoreane "stanno completando l'addestramento soprattutto per artiglieria e manovre di fanteria e sono divise in due unità, una d'assalto l'altra di supporto".

Il Ministero della Difesa russo ha annunciato che 70 droni ucraini sono stati abbattuti domenica 10 novembre sulle regioni russe. Di questi, 34 furono distrutti nella regione di Mosca. Lo riporta Interfax. “I sistemi di difesa aerea di servizio hanno intercettato e distrutto 70 veicoli aerei senza pilota ucraini: 34 sul territorio della regione di Mosca, 14 sul territorio della regione di Bryansk, sette ciascuno sui territori delle regioni di Oryol e Kaluga, sei sul territorio della nella regione di Kursk e due sul territorio della regione di Tula", si legge nel messaggio.

Intanto cominciano già a farsi sentire le prime conseguenze dell'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Durante la campagna elettorale, il tycoon "ha parlato del suo desiderio di portare la pace nel conflitto ucraino", e questo "lo distingue favorevolmente" dal corso dell'attuale amministrazione statunitense. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, intervistato dall'autore del programma "Mosca, Cremlino, Putin", Pavel Zarubin. "I segnali sono positivi. Durante la sua campagna elettorale, Trump ha detto che prende in considerazione tutto attraverso gli accordi. Che può fare un accordo che portera' alla pace. Almeno parla di pace, non parla di confronto, non parla del desiderio di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, e questo lo distingue favorevolmente dall'attuale amministrazione. Quello che accadrà dopo è difficile a dirsi", ha detto Peskov in un estratto dell'intervista pubblicato sul canale Telegram del giornalista e rilanciato dall'agenzia "Interfax".

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