Kursk, primo scontro diretto con i nordcoreani (e quel silenzio di Kiev): cosa sta succedendo
Dopo i russi, i soldati ucraini se la devono vedere anche con i nordcoreani. Per la prima volta dall'inizio del conflitto, Kiev ha visto una truppa asiatica nella regione occupata del Kursk. L'esercito del dittatore Kim jong-un ha messo "gli stivali sul terreno di battaglia". A dare la notizia è stato Andriy Kovalenko, a capo della sezione per la lotta alla Disinformazione per il consiglio nazionale di Sicurezza e Difesa ucraina.
"Le prime truppe nordcoreane sono già state colpite a Kursk", ha riferito Sky Tg24. L'Ucraina però non ha dato ulteriori spiegazioni sulle dinamiche dello scontro tra i due contingenti militari. Sconosciuti anche gli esiti e le perdite tra i soldati arrivati sul fronte europeo da Pyongyang. Da oggi però è ufficialmente operativo l’asse tra la Russia e la Corea del nord, unite non soltanto per scopi prettamente difensivi, ma anche offensivi, viste le dichiarazioni succitate del funzionario ucraino.
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Intanto il presidente sucoreano Yoon Suk Yeol ha definito "illegale" la partnership tra Russia e Corea del Nord. E ha sollecitato "contromisure accurate" per risolvere il problema. Anche la Corea del sud inizia a preoccuparsi per la propria incolumità, tanto che lo stesso Suk Yeol ha definito l’alleanza tra Kim Jon-un e Vladimir Putin come una “minaccia significativa” per sicurezza nazionale interna. Gli ultimi scontri in Ucraina sono probabilmente servite a Seul per organizzare ulteriori contromisure vista la vicinanza tra le due Coree.
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