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Kiev accusa Google: "Cosa usano i russi nel Donbass, si risolva il problema"

Mirko Molteni
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Il conflitto russo-ucraino vede Kiev sempre più in difficoltà soprattutto sul fronte del Donbass, dove l’esercito di Mosca, lentamente, avanza ed erode nuove posizioni. Lo stesso comandante in capo delle forze armate ucraine, generale Oleksandr Syrsky, ha ammesso ieri che «le nostre truppe stanno affrontando una delle più potenti offensive della Russia dall’inizio dell’invasione». E spiegando che l’esercito ucraino necessita nuove reclute, ha aggiunto: «Le ostilità in alcune aree richiedono un costante rinnovamento delle risorse delle unità ucraine». Da pochi giorni il presidente Volodymir Zelensky ha varato un piano da 160mila nuovi reclutamenti, ma c’è crescente difficoltà a reperire gli uomini, poiché in Ucraina dilagano renitenza e malcontento. Così, lo sforzo al fronte ricade ancora su stremati veterani in guerra dal 2022 senza turnazioni adeguate.

Truppe russe hanno conquistato nuove posizioni presso Pokrovsk, da cui distano ormai pochi chilometri e la cui importanza come centro logistico ne fa un obbiettivo che potrebbe mettere in crisi un intero settore del fronte. E se si parla ancora dei circa 8mila-12mila soldati nordcoreani che il regime di Pyongyang ha mandato in aiuto a Mosca, ieri s’è appreso che è morto in combattimento nelle file ucraina un secondo volontario proveniente da Taiwan, dopo il primo, caduto ancora nel 2022. Si pensa che i nordcoreani verranno inviati a dar manforte ai russi nell’area di Kursk invasa dagli ucraini, per evitare che Mosca debba diminuire lo sforzo nel Donbass sottraendo forze da inviare nel Kursk. Lì, peraltro, l’area inizialmente occupata dalle truppe di Kiev è già molto diminuita. Ieri l’intelligence inglese ha diffuso un’analisi secondo cui «i primi nordcoreani sono già nel Kursk», ma «avranno difficoltà a operare insieme ai russi per la mancanza di esercitazioni congiunte».

 

 

Frattanto, una nuova ondata di droni russi, specie del tipo Shahed fornito dall’Iran, ha causato danni nella regione di Kiev. Secondo la difesa aerea ucraina sono stati ben 96 i droni russi lanciati in poche ore, oltre a un missile da crociera Kh-59. I russi temono comunque nuovi attacchi di missili e droni al ponte sullo stretto di Kerch, fra la Crimea e la penisola di Taman, e secondo fonti ucraine stanno «costruendo nuove strutture difensive». Dal canto suo Kiev si lamenta con Google perché i russi riescono a osservare alcune posizioni militari ucraine semplicemente consultando Maps. Così ha osservato Andrii Kovalenko, capo del dipartimento di contro-disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina: «Abbiamo cercato di contattare Google per risolvere il problema». Intanto in Moldavia si svolgeva il ballottaggio presidenziale tra la filo -occidentale Maia Sandu e il filorusso Alexandr Stoianoglo. E le accuse di “interferenze russe” nel voto hanno riguardato voci di trasporto abusivo di elettori provenienti dalla regione della Transnistria, sottomessa a Mosca.
 

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