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Valencia, gira un video: "Vogliono nascondere i cadaveri", accusa choc

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"Vuole nascondere i cadaveri". Carlos Mazòn è finito al centro della bufera mediatica. Valencia è sotto l'acqua e sotto le macerie da giorni. E ormai il presidente della Generalitat Valenciana viene indicato come il principale responsabile politico della catastrofe che si è consumata. Martedì 29 ottobre non ha dato l'allarme per l'alluvione, il giorno dopo ha smentito lo scaricabarile, giovedì sono scoppiate le polemiche per il ritardo dei soccorsi, venerdì l’invito inascoltato ai volontari di non recarsi nelle zone coperte dal fango, sabato la chiusura delle vie d’accesso a quei sobborghi, che in poche ore gli è costato migliaia di commenti social che invitano a ribellarsi: "vuole nascondere i cadaveri", "gli aiuti devono arrivare a tutti i costi", "non può proibire la mobilità senza dichiarare lo stato di emergenza".

Mazòn ha fin da subito rassicurato i suoi cittadini sull'assenza di rischi, anche se le premesse del disastro erano sotto gli occhi di tutti. El Diario ha pubblicato un video, che lo stesso presidente aveva rimosso dai suoi profili social, in cui il governatore si lanciava in questa assurda rassicurazione: "Secondo le previsioni, il temporale si sta spostando, cosa che fa sperare che intorno alle ore 18 diminuirà la sua intensità in tutto il territorio della comunità. Considerato quello che sta succedendo, le cose stanno andando avanti fortunatamente senza danni materiali e senza allerta idrologica". 

 

 

Dopo aver chiesto l'aiuto dell'esercito, Mazòn è stato attaccato anche dall'esecutivo guidato da Pedro Sanchez. La ministra della Difesa Margarita Robles aveva detto: "Per fortuna il governatore ha capito che l'esercito è assolutamente indispensabile, e da allora siamo ovunque e continueremo a esserci".

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