Corea del Nord, l'annuncio inquietante: "Con la Russia fino alla vittoria", allerta la fronte
La Corea del Nord si dice pronta a una "rappresaglia nucleare" in caso di aggressione. Parola della ministra degli Esteri, Choe Son Hui, durante un incontro a Mosca il suo omologo russo Serghei Lavrov. Choe, citata dalla Tass, ha denunciato le "minacce" attuali contro il suo Paese, parlando di "piani di attacco nucleare" a Pyongyang messi a punto dagli Usa e dalla Corea del Sud. Ma il quadro, ovviamente, è reso ancora più complesso dal coinvolgimento delle truppe di Pyongyang sul fronte ucraino, con 12mila soldati nordcoreani schierati al fianco dei russi.
Il regime di Kim Jong-un, ha confermato ancora Choe Son Hui, continuerà a rafforzare il suo arsenale nucleare. Il leader "ha chiaramente indicato che la situazione attuale richiede più che mai di rafforzare le nostre moderne armi nucleari offensive strategiche, nonché di migliorare la nostra capacità di risposta nucleare, e affermo ancora una volta che il nostro Paese non cambierà in alcun modo il percorso di rafforzamento del suo arsenale nucleare". Secondo l'intelligence occidentale, l'invio di militari in Ucraina è legato proprio al sostegno economico e tecnologico di Mosca allo sviluppo degli armamenti nucleari della Corea del Nord.
La ministra degli Esteri di Pyongyang ha quindi ribadito che il Paese sarà al fianco di Mosca "fino alla vittoria": "Non abbiamo alcun dubbio che sotto la saggia guida del rispettato presidente Putin, l'esercito e il popolo russo otterranno una grande vittoria nella loro sacra lotta per proteggere i diritti sovrani e proteggere la sicurezza del loro Stato". Dal canto suo, Lavrov ha detto che la Russia è "profondamente grata" per la "posizione di principio" della Corea del Nord sull'Ucraina. L'offensiva russa ha reciso i suoi legami con l'Occidente, mentre la Corea del Nord e l'Iran sono emersi come i principali sostenitori, anche militari, di Mosca. Lavrov ha detto che la visita di Putin a Pyongyang nel luglio scorso ha avviato una "nuova fase" nelle relazioni e si ritiene che la Corea del Nord abbia già inviato armi a Mosca. Gli Stati Uniti hanno affermato di non aver ancora visto truppe nordcoreane sul fronte ucraino, ma potrebbe accadere "nei prossimi giorni" e costituirebbe "una grave escalation". Il segretario Usa alla Difesa, Llyod Austin, ha detto che i 10.000 nordcoreani che si ritiene siano in arrivo "non si avvicineranno nemmeno a sostituire i numeri che i russi hanno perso" e che gli Stati Uniti annunceranno presto nuovi aiuti militari per Kiev.
Per il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, "viviamo in un periodo in cui la guerra fa parte della nostra vita quotidiana, sicuramente lo scenario dell'est Europa in Ucraina peggiora ma d'altronde è più di un anno che si è formato un fronte a sostegno della Russia che mette insieme Iran, Cina e Corea del Nord. Dobbiamo capire se questo fronte può rendere più pericolosa l'azione della Russia. Da tempo registriamo il coinvolgimento di altri paesi in questa guerra, pensiamo se la Nato avesse mandato le sue truppe cosa sarebbe successo ma la Nato ha detto sempre che rimarrà fuori da questa guerra. Mi auguro solo che la Russia venga coinvolta in un tavolo di pace".