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Spagna, oltre 158 vittime e cadaveri intrappolati in auto. "Allarme dato troppo tardi", è polemica

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È salito ad almeno 158 il numero dei morti causati dall'ondata maltempo che ha colpito la Spagna nelle ultime 48 ore, in particolare la comunità autonoma di Valencia: lo hanno reso noto i servizi di soccorso. La maggior parte delle vittime, 155 secondo l'ultimo bilancio, si sono registrate nella regione di Valencia, ma il maltempo ha causato almeno un morto in Andalucia e due in Castilla-La Mancha, mentre oggi, giovedì 31 ottobre, è in allerta arancione anche la zona meridionale della Catalogna e in particolare il delta dell'Ebro. Il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nelle prossime ore dato che sono ancora decine le persone che risultano al momento disperse.

 Il ministero dell'Interno spagnolo ha precisato che era la Regione di Valencia la responsabile dell'invio dei messaggi di allerta alla popolazione via cellulare per le piogge torrenziali che si sono abbattute sul territorio causando almeno 95 morti. "Alla luce di alcune informazioni errate diffuse mercoledì, il ministero dell'Interno ricorda che l'attivazione dei piani territoriali di protezione civile in caso di emergenze di qualsiasi tipo e la loro successiva gestione è di esclusiva competenza delle autorità regionali, competenti in materia secondo quanto previsto dalla normativa vigente", sottolinea il ministero in una nota, affermando che "le autorità regionali di Protezione Civile sono responsabili della gestione del protocollo ES-Alert per l'invio di allarmi alla popolazione in un'area interessata da emergenze o catastrofi imminenti".

 

 

"Nel caso della Dana che ha colpito la regione di Valencia, il governo regionale è stato responsabile dell'invio di questo allarme di massa alla popolazione, come avevano già fatto i governi delle comunità autonome di Madrid e dell'Andalusia in precedenti emergenze con caratteristiche simili", sottolinea il ministero. Nella regione, la più colpita dalle piogge, sono scoppiate polemiche per l'invio dell'alert ai cellulari dei cittadini poco dopo le 20, quando già molte persone erano rimaste intrappolate per le inondazioni.

Il presidente della Comunità Valenciana, Carlos Mazon, ha chiesto l'aiuto del ministero della Difesa e dell'Esercito per contribuire alla logistica e alla distribuzione degli aiuti alla popolazione colpita dall'alluvione. Lo ha spiegato lo stesso Mazon in un messaggio sul X. Il sindaco della località di Alfafar, nella regione di Valencia, Juan Ramón Adsuara, ha criticato la mancanza di aiuto da parte della Comunità Valenciana e ha affermato che ci sono vicini che "vivono con cadaveri in casa". “Ci hanno dimenticato. Non vediamo un camion dei pompieri da giorni", ha detto in un'intervista all'emittente A Punt, "non abbiamo la Guardia Civil.Ci stiamo organizzando, ma stiamo finendo tutto”. Il presidente valenciano del Partito popolare (Pp) ha incontrato oggi il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, il quale ha assicurato che l'esecutivo fornirà tutto il supporto di cui la regione ha bisogno per tutto il tempo necessario. Ma sul capo di governo piombono una valanga di accuse. 

"La mia sensazione è chiara, come pilota spagnolo mi piacerebbe fare un Gran Premio in Spagna, e ancor di più in uno dei circuiti che mi piacciono di più e dove c'è sempre una bella atmosfera, ma la situazione è quella che è e prima di tutto dobbiamo aiutare tutte le persone che sono rimaste senza casa, che in questo momento non hanno tetto, cibo, tutto il resto". Così il pilota spagnolo Marc Márquez al quotidiano sportivo AS e Relevo.com. In merito al possibile annullamento del Gp di valencia, ultima gara della stagione.

"Le immagini sono terrificanti; siamo lontani, ma lo abbiamo seguito da vicino e fa molto male vedere le persone in quelle condizioni, e come 'Dana' ha colpito Valencia. È completamente privo di senso, per me sarebbe un errore parlarne, quando ci sono persone senza casa, abbiamo perso molti spagnoli, abbiamo perso vite umane Tutte le risorse di cui disponiamo nel nostro Paese devono essere destinate a queste persone. Gli eventi sportivi, gli eventi extra sportivi, restano completamente in secondo piano. Le risorse dovrebbero essere assegnate lì", ha aggiunto.

 


 

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