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Libia, Giorgia Meloni: "L'elemento fondamentale nella lotta all'immigrazione irregolare"

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"Consideriamo il rapporto con la Libia una priorità per l'Italia e per l'Europa, e siamo convinti che la cooperazione profonda che ci lega non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità": Giorgia Meloni lo ha detto nel suo intervento al Business forum Italia-Libia in corso a Tripoli. Poi ha ribadito la vicinanza del governo italiano al Paese e al suo popolo "in questa nuova fase di sviluppo": "Poniamo oggi le basi per una fase nuova delle nostre relazioni, con la consapevolezza che sono nazioni amiche, che i nostri destini sono intrecciati e che siamo molto più legati di quello che noi ricordiamo". 

La premier, poi, ha annunciato che "Ita Airways tornerà a collegare le nostre due nazioni dal gennaio 2025. E sono fiera che l'Italia sia stata la prima nazione occidentale a cancellare il parere negativo sui viaggi d'affari in Libia". A tal proposito la Meloni ha ricordato che il Business forum Italia-Libia "non si svolgeva incredibilmente da dieci anni e sono fiera di aver contribuito a ripristinarlo. Le nostre comunità imprenditoriali hanno molto da dirsi e le istituzioni devono fare in modo che ci sia dialogo". E ancora: "La partecipazione degli imprenditori" al Forum "ci dice che i rapporti tra le nostre imprese non si sono mai interrotti e che c'è un interesse comune a fare un salto di qualità rispetto a quanto fatto finora. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare le collaborazioni che erano ferme da tempo, ampliare le collaborazioni che sono andate avanti sempre ed esplorare insieme le nuove forme di collaborazione". 

 

 

 

Spazio, poi, al tema dell'immigrazione. Un "elemento fondamentale" nella lotta all'immigrazione clandestina è "favorire i canali di migrazione legale - ha dichiarato la presidente del Consiglio -. Il governo ha portato avanti un decreto flussi triennale per 450mila ingressi ma chiaramente questi sono meccanismi che funzionano solo se i due sistemi produttivi delle Nazioni che stanno cooperando si parlano: se a monte c'è incontro tra domanda e offerta, se c'è un lavoro di formazione". Parlando della posizione dell'Italia, infine, la premier ha detto: "Siamo di fatto un ponte naturale tra l'Europa, il Mediterraneo allargato, l'Africa e il Medio Oriente. Questo ci offre una doppia opportunità a lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra il Mediterraneo, l'Africa e l'Europa, un vero e proprio hub di produzione e di distribuzione ed essere così il perno di congiunzione e di collegamento di nuove interconnessioni, che devono essere chiaramente infrastrutturali ed economiche, vocazioni a cui stiamo dando voce anche attraverso il nostro Piano Mattei per l'Africa".

 

 

 

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