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Yahya Sinwar, l'autopsia sul corpo: "Una pallottola in testa, di chi era la pistola"

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Anche da morto, Yahya Sinwar continua a far parlare di sé. Accanto al cadavere del leader di Hamas è stata infatti ritrovata una rivoltella che, stando ad alcuni media israeliani, apparteneva a un agente speciale deceduto a Gaza nel 2018 durante un'operazione sotto copertura. Ma ciò che sorprende è che la versione ufficiale dell'esercito di Tel Aviv non combacia con quella emersa dall'autopsia sul corpo del terrorista. 

La pistola ritrovata accanto al corpo di Sinwar sembra la stessa che aveva in dotazione il colonnello Mahmound Kheir el-Din, un druso di 41 anni originario di Hurfeish. L'uomo era specializzato in missioni speciali per conto dell'intelligence israeliana. El-Din è scomparso la notte dell'11 novembre 2018 in seguito a un incidente provocato da una pallottola esplosa dal suo caposquadra.

 

 

L'Idf non ha aggiunto dettagli sulla pistola ritrovata accanto a Sinwar. Tra l'altro sembra che il terrorista non sia morto a causa del crollo di un edificio dove si stava riparando dagli attacchi di Israele. Ma, stando a quanto il medico legale ha dichiarato al New York Times, sarebbe morto in seguito a una ferita da pallottola alla testa. Il dottor Chen Kugel, direttore dell'Istituto nazionale forense israeliano, non ipotizzato chi potrebbe aver premuto il grilletto, né ha specificato se il colpo alla testa sia stato prima o dopo le cannonate. 

Nelle foto del cadavere si vede il cranio sfondato all’altezza della fronte, una ferita compatibile con l’urto di un soffitto che cede. Fori di proiettile non appaiono, ma è anche vero che tutto il corpo è ricoperto di polvere. Sinwar era sempre vivo quando si è nascosto nell’abitazione, era seduto su una poltrona e ha avuto la forza di gettare un bastone contro il drone militare che lo stava osservando.

 

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