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Sinwar, l'ultimo gesto prima di venire ucciso dal drone: rabbia e disperazione

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Un gesto di rabbia, disperato: sono gli ultimi secondo di Yahya Sinwar prima di venire ucciso. L'esercito israeliano ha diffuso un breve video girato da un drone che mostra un uomo ferito, che presenta come il capo di Hamas: è seduto sul divano di una sala distrutta al primo piano di un edificio parzialmente devastato, ha il viso coperto da una stoffa che potrebbe essere una kefiah e porta in mano un oggetto che sembra essere una sciabola, che lancia contro il drone.

Secondo l'esercito, queste immagini sono di Sinwar "poco prima della sua eliminazione" nel corso di una operazione a Rafah. Nel video il volto di Sinwar non è riconoscibile. 

 

Gli ultimi secondi di Sinwar: guarda qui il video dell'Idf

 

Potrebbe aprirsi ora una nuova fase nella guerra in Medio Oriente. "Ci saranno cambiamenti importanti dentro Hamas: la morte di Sinwar è stata preceduta da quella dei suoi numero due e tre, Mohammed Deif e Marwan Issa. Quindi le posizioni apicali a Gaza sono vuote. Non è una cosa da poco: Sinwar non era solo un capo simbolico, ma anche operativo. A lui facevano capo le scelte militari e sui negoziati": a dirlo, in un'intervista a Repubblica, è Michael Milshtein, a lungo capo del dipartimento Affari palestinesi dell’intelligence militare israeliana, oggi responsabile degli Studi palestinesi al Moshe Dayan Center dell’università di Tel Aviv.

Sui candidati alla successione di Sinwar spiega: "Il primo è suo fratello Mohammad, ma lui ha un profilo prettamente militare. Per quanto riguarda la politica, mi aspetto che siano leader in esilio come Khaled Meshaal e Khalil al-Hayya a prendere il controllo e a decidere sul negoziato: e questo sarà un cambiamento importante. Credo che con loro Hamas avrà una posizione più flessibile: perché sono sotto l’influenza del Qatar, vivendo lì, e perché sono caratterialmente meno testardi di Sinwar. Per Israele potrebbe essere un’opportunità".

Israele sarà pronto a coglierla? "Me lo auguro. Le famiglie degli ostaggi lo stanno chiedendo a gran voce. Israele ha incassato un successo: deve scegliere se fermarsi o continuare a combattere. Mi preoccupa il fatto che il governo resta ostaggio di figure di estrema destra come i ministri Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, che rifiutano ogni prospettiva di dialogo. Siamo di fronte a un bivio, dobbiamo augurarci di prendere la strada giusta".
 

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