Re Carlo, "una sberla in faccia": come lo accolgono in Australia
Re Carlo non verrà accolto con tutti gli onori del caso durante il suo viaggio in Australia, in programma da venerdì 18 a sabato 26 ottobre. Pare infatti che al ricevimento con le massime autorità locali a Canberra, i leader dei sei Stati che compongono il Paese abbiano dato forfait, decidendo così di non partecipare all'evento con l'ospite d'onore, il sovrano inglese. Grande l'indignazione dei gruppi monarchici australiani, che avrebbero parlato di "una sberla in faccia a re Carlo”.
Durante il viaggio, tra l'altro, il re - che sarà accompagnato dalla regina Camilla - interromperà anche le cure anti-cancro: prima andrà in Australia e poi a Samoa per il “Chogm” 2024, Commonwealth Heads of Government Meeting, il vertice biennale dei 56 capi di Stato e di governo che appartengono al retaggio moderno dell’ex impero britannico e che per la prima volta lui presiede da sovrano. Nel fine settimana è previsto invece un ricevimento a Canberra con le massime autorità locali. Come racconta il Daily Mirror, però, nessuno dei leader di New South Wales, Victoria, Queensland, Western Australia, South Australia e Tasmania, sarà presente. E ognuno per un motivo diverso.
"Nessun ostacolo se vogliono diventare una Repubblica": Camberra, Re Carlo vuole fare la storia
Nel frattempo, l’associazione anti-monarchica Australian Republic Movement non solo ha appoggiato la decisione dei sei leader locali ma ha anche definito il viaggio del sovrano come “il tour dell’addio della monarchia in Australia”. Nell'ultimo periodo, tra l'altro, Carlo avrebbe scambiato diverse lettere con il movimento, sostenendo che lui "non si opporrebbe a un eventuale addio di Canberra alla Corona", come già accaduto nel caso di Barbados due anni fa, ora repubblica.
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