Buchmesse, alla fiera del Libro di Francoforte "dissidenten" italiani rientrati dalla finestra
Arriva finalmente la Buchmesse con l’Italia ospite d’onore 36 anni dopo l’ultima volta e la notizia più interessante, quella che fa il titolo al pezzo, è che non ci sono soltanto polemiche nonostante ci abbiano provato a tenerle deste da mesi. È, intanto, il debutto europeo di Alessandro Giuli da ministro della Cultura insieme alla sua omologa tedesca Claudia Roth, atteso all’apertura ufficiale della Fiera di Francoforte insieme a Susanna Tamaro, Stefano Zecchi e Carlo Rovelli. Vale la pena di riprendere un passaggio dell’intervista a “La Lettura”, dove il fisico ha precisato di essere orgoglioso di questo invito. Nessuna furia devastatrice, anzi: «Non siamo messi così male in Italia... a noi piace lamentarci e questo non serve a niente». Rappresentare il proprio Paese si deve intendere prima di tutto come un dovere, e che tutte le istituzioni culturali siano presenti in Germania è segno di un forte investimento di mezzi e persone, laddove il pluralismo dovrebbe sempre essere garantito, soprattutto alla sinistra culturale anche stavolta in schieramento compatto.
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