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Russia, l'orrore di Putin scuote il mondo: ecco dove è morta Viktori Roshchyna

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Viktoria Roshchyna, la giornalista ucraina che è morta durante la prigionia in Russia, è stata trattenuta in centri di detenzione russi dove i prigionieri vengono torturati. A riportarlo è la Media Initiative for Human Rights, una ong ucraina focalizzata sulla difesa dei diritti umani come riporta il Kyiv Indipendent. I funzionari ucraini hanno confermato la morte di Roshchyna ma hanno affermato che le circostanze della sua morte sono ancora sotto inchiesta.

La giornalista è scomparsa nell'agosto 2023 mentre stava facendo un reportage in territorio occupato dalla Russia, con Mosca che ha ammesso la sua detenzione l'anno successivo. La Media Initiative for Human Rights ha affermato che Roshchyna è stata detenuta in almeno due prigioni: la colonia penale n. 77 a Berdiansk nell'Ucraina occupata e il centro di detenzione n. 2 a Taganrog in Russia. Entrambe queste strutture di detenzione sono note per l'uso della tortura contro i prigionieri. La ong ha affermato di essere a conoscenza di casi di prigionieri sottoposti a elettroshock nella prigione di Berdiansk.

 

 

"L'Unione europea è sconcertata dalle notizie sulla morte della giornalista ucraina freelance Victoria Roshchyna durante la detenzione arbitraria illegale in Russia. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi. Viktoria Roshchyna era una rinomata giornalista ucraina che copriva la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Per il suo lavoro aveva ricevuto il premio 'Courage in Journalism Award' ed era determinata a portare a conoscenza del mondo la verità sulla brutale guerra di aggressione della Russia e sulla sua occupazione illegale dell'Ucraina". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.

 

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