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Evo Morales, "stuprata una 15enne": l'accusa choc all'idolo della sinistra

Roberto Tortora
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Terremoto in Bolivia e non è un fenomeno sismico, bensì una tempesta mediatica e giudiziaria contro l’ex-presidente socialista Evo Morales, oggi leader dell'opposizione. La sua reggenza è durata 13 anni, dal 2006 al 2019. L’avvocato Sandra Gutiérrez ha denunciato di essere stata rimossa dal suo incarico di procuratore nella regione meridionale di Tarija dal procuratore generale della Repubblica, Juan Lanchipa Ponce, dopo aver emesso un mandato di arresto ed essersi rifiutata di fermare un’indagine su Morales per stupro contro una 15enne e per tratta di esseri umani.

La Gutierrez ha affermato: "Per me questa è persecuzione e la denuncio pubblicamente. Analizzerò la possibilità di presentare una denuncia internazionale, perché il reato di tratta è un crimine contro l'umanità”. Addirittura, con questa ragazzina Morales avrebbe anche avuto una figlia. A rivelarlo è stato il ministro della Giustizia Cèsar Siles in conferenza stampa: "Abbiamo osservato con indignazione gravi crimini che non possono rimanere impuniti: mi riferisco in particolare a una ragazza, una ragazza che è stata violentata a 15, 16 anni"

 

 

 

È subito arrivata una dichiarazione ufficiale dell’attuale presidente boliviano Luis Arce, che ha definito “estremamente delicato” il caso. Si parla di traffico di esseri umani e abusi e lo stesso Arce ha annunciato che l’indagine “verrà secretata per non essere politicizzata e per proteggere la vittima”. Anche se sembra difficile, ora che la notizia è deflagrata.

Ancora Arce dichiara: “È una questione estremamente delicata, è coinvolta una minorenne e dovrebbe essere chiaro a tutta la popolazione che il governo nazionale non userà mai un caso così delicato, che ha diverse implicazioni per la società, come una questione politica”. Nello stesso momento, dal canto suo però, la difesa di Morales ha accusato il governo di Arce di perseguitarlo.

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