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Israele, "gli obiettivi distrutti in Libano". La risposta: missili filo-iraniani sulla base Usa

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"Siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah": questi i primi obiettivi che l'Idf ha distrutto a Beirut dopo l'annuncio di un'operazione di terra "limitata". Lo rende noto l'esercito israeliano stesso su Telegram. Gli attacchi, mirati, sono stati lanciati "contro diversi impianti di produzione di armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Dahieh, a Beirut. Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'emissione di avvisi ai civili nell'area, l'uso di munizioni precise e la sorveglianza aerea". Intanto, sono andate avanti nella notte le esplosioni al confine tra Israele e Libano.

Il portavoce dell'Idf, Avichay Adraee, ha riferito anche di "intensi scontri a sud del fiume Litani nel Libano meridionale" tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah. E ha accusato il gruppo sciita di usare "i civili come scudi umani". Questa dichiarazione, però, è stata poi smentita da un funzionario della sicurezza israeliano, citato dal Guardian, secondo cui non ci sono ancora stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Libano. I raid hanno interessato solo una breve distanza oltre confine. E per ora un attacco più ampio contro la capitale libanese Beirut "non è sul tavolo".

 

 

 

Tra gli obiettivi di Hezbollah colpiti, poi, ci sarebbe anche l'ufficio della loro tv. "Durante la notte l'Aeronautica israeliana ha attaccato gli uffici del canale tv al Sarat, affiliato a Hezbollah, nel sud di Beirut", ha riferito il media libanese al Mayadeen, a suo volta legato al gruppo sciita. Intanto, una prima risposta a questi attacchi, anche se l'episodio per ora è isolato e non è stato rivendicato, potrebbe essere stato il raid compiuto da paramilitari nella notte in Iraq. Razzi sono stati lanciati da forze filo-iraniane contro una base militare Usa nei pressi dell'aeroporto di Baghdad.

 

 

 

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