Trump-Kamala, sondaggi sulle montagne russe: l'ultima clamorosa sorpresa (ma qualcosa non torna)
Kamala Harris, la dem in corsa alla Casa Bianca negli Usa, è avanti di sette punti rispetto al repubblicano Donald Trump: è quanto emerge dall'ultima rilevazione di Reuters e Ipsos. L'attuale vicepresidente, in particolare, sarebbe al 47% dei consensi; il tycoon ed ex presidente americano al 40. Secondo questi dati, la Harris si sarebbe rafforzata anche rispetto al sondaggio fatto dagli stessi media l’11-12 settembre, quando aveva un vantaggio di cinque punti.
L'elezione del prossimo presidente Usa, in realtà, si decide nel collegio elettorale, dove la spunterà il candidato in grado di conquistare almeno 270 dei 538 “grandi elettori” espressione dei singoli Stati. E qui lo scenario sembra essere più favorevole al tycoon: secondo Fox news, prendendo in esame la media dei sondaggi ristretti ai sette Stati considerati ancora in bilico – Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin – è Trump ad essere in vantaggio. Sarebbe al 50% contro il 48 di Kamala.
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Gli ultimi dati, inoltre, dovrebbero essere maneggiati con cautela per un motivo ben preciso: la solita tendenza a sottovalutare l'ex presidente nei sondaggi. Lo si era già fatto alle presidenziali del 2016: all'epoca la candidata dem Hillary Clinton era accreditata di tre punti di vantaggio a livello nazionale, ma alla fine perse nel collegio elettorale. A minare il percorso della Harris potrebbe essere anche la porta in faccia ricevuta dai Teamsters, il più grande sindacato degli autotrasportatori Usa: si tratta della prima volta dal 1996 che si sono rifiutati di appoggiare un candidato democratico. Questa decisione potrebbe favorire Trump negli Stati dove il sindacato è più forte, ovvero Michigan, Pennsylvania e Nevada.
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