La Cina lancia il primo missile intercontinentale nel Pacifico in 44 anni. Le parole inquietanti del Cremlino
La Cina ha reso noto di aver lanciato con successo un missile balistico intercontinentale (Icbm) con una testata fittizia nell'Oceano Pacifico. Il test è avvenuto martedì alle 08:44 ora locale ed è "caduto nell'area di mare prevista", ha dichiarato il ministero della Difesa, aggiungendo che il lancio di prova era "di routine" e rientrava nelle sue attività "di addestramento annuale", anche se secondo gli esperti questa sarebbe la prima volta dal 1980 che Pechino lancia un missile balistico intercontinentale in acque internazionali. Sul tipo di missile e la sua traiettoria di volo non sono state fornite altre informazioni, ma i media statali cinesi hanno dichiarato che Pechino ha "informato in anticipo i Paesi interessati".
Un dettaglio, questo, smentito dal Giappone, che ha affermato di non aver ricevuto alcuna comunicazione preventiva. Tokyo sottolinea con "seria preoccupazione" il rapido rafforzamento militare della Cina e la mancanza di trasparenza sulla questione. Secondo quanto affermato dal portavoce del governo di Tokyo, Yoshimasa Hayashi, "la Cina ha continuato ad aumentare il suo bilancio della difesa a livelli elevati e ha rafforzato ampiamente e rapidamente la sua capacità nucleare e missilistica, compresi gli Icbm", oltre a espandere la sua attività militare attorno al Giappone, ha sottolineato Hayashi. "Questa tendenza militare cinese, con la sua mancanza di trasparenza, è una seria preoccupazione per il Giappone e la comunità internazionale".
Di "diritto sovrano della Cina" ha parlato invece Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, a conferma di come l'asse tra la Russia e Pechino sia sempre più solido e preoccupante per l'Occidente. "La Cina è impegnata nella costruzione militare, lo rispettiamo. E, naturalmente, nell'ambito dei contatti che esistono tra i nostri due Paesi, anche attraverso i dipartimenti della difesa, avviene il necessario scambio di informazioni".