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Libano, Israele bombarda: ucciso il capo di Hezbollah Qubaisi

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Israele ha in programma ulteriori attacchi contro Hezbollah. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, secondo quanto riportato dai media israeliani, al termine di un'esercitazione militare condotta dalle Idf che simulava un'operazione di terra in Libano. "Hezbollah di oggi è un'organizzazione diversa da quella di una settimana fa", ha aggiunto il ministro. E' il "cappello" a un'altra giornata di durissimo conflitto in Libano.

L'Idf ha annunciato che da quando lunedì mattina sono stati lanciati attacchi aerei su vasta scala sul paese confinante sono stati colpiti circa 400 lanciarazzi a medio raggio, 70 depositi di armi e circa 80 droni e missili da crociera. La maggior parte degli attacchi ha preso di mira case in cui Hezbollah aveva immagazzinato munizioni, secondo l'Idf. Oltre 250 aerei da combattimento hanno preso parte agli attacchi, sganciando circa 2.000 munizioni, aggiunge l'esercito. I raid - viene spiegato - continueranno a colpire Hezbollah per distruggerne le capacità e "cambiare la realtà della sicurezza nel nord".

 

 

 

Per rendere l'idea di quanto la situazione in Medio Oriente sia drammatica, basti dire che British Airways ha cancellato tutti i voli da e per Tel Aviv in risposta alla recente escalation. La compagnia aerea ha dichiarato che sospenderà temporaneamente i voli per la regione e che riprenderà i suoi servizi lì tra 48 ore. In totale, 16 compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per Israele, tra cui Virgin Atlantic, EasyJet e Ryanair

La giornata bellica è stata segnata soprattutto da due fatti: durante i bombardamenti israeliani sono morti due operatori dell'Unhcr. "A nome di tutti noi dell'Unhcr, sentite condoglianze alle loro famiglie, amici e colleghi", è il messaggio postato su X dall'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Filippo Grandi. Secondo il ministero della Sanità libanese, il bilancio dei bombardamenti israeliani è di almeno 558 morti. Ucciso anche uno dei "bersagli grossi" dell'Idf in Libano, il capo dell'unità missilistica di Hezbollah, Ibrahim Qubaisi, insieme ad altri cinque esponenti del Partito di Dio. Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, ha assicurato che non verrà data tregua al gruppo sciita filo-iraniano e ha annunciato un'accelerazione dei raid. "La situazione richiede un'azione intensiva continua su tutti i fronti", ha aggiunto.

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