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Libano, massiccia offensiva nel sud del Paese. Rumors: possibile l'invasione di terra

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Nuovi raid israeliani nel sud del Libano: a riferirlo l'emittente libanese Mtv, secondo cui sono state prese di mira decine di villaggi. Si tratta di Anqoun, Maghdouche', Bnaafoul e Jenjlaya nel distretto di Sidone, nel sud, mentre sono state colpite anche zone della Beqaa, nel Libano orientale, come Mechghara e le alture di Sohmor. Gli attacchi hanno costretto le autorità libanesi a chiudere le scuole a Beirut. E non solo. Il ministero della Sanità del Paese ha chiesto agli ospedali di sospendere tutti gli interventi chirurgici non urgenti per curare le persone ferite negli attacchi lanciati dall'Idf.

Secondo Mtv, inoltre, l'esercito di Tel Aviv starebbe prendendo di mira soprattutto le aree vicino ai ponti e altre infrastrutture nel sud del Libano. Nel frattempo il premier libanese Najib Mikati durante una riunione del governo a Beirut ha detto: "La continua aggressione israeliana al Libano è una guerra di sterminio in tutti i sensi e un piano distruttivo che mira a distruggere i villaggi e le città libanesi". Mikati, che ha rinunciato a partire per New York dove avrebbe dovuto partecipare all'Assemblea generale dell'Onu, ha quindi rivolto un appello alle "Nazioni Unite, l'Assemblea generale e i paesi influenti" perché "fermino l'aggressione" israeliana.

 

 

 

Nel frattempo, Hezbollah ha deciso di rispondere ai raid israeliani annunciando il bombardamento di tre obiettivi nel nord di Israele. Per ora, secondo il ministero della Sanità libanese, sarebbero 274 I morti, tra cui 21 bambini, e oltre 700 i feriti negli attacchi lanciati da Israele nelle scorse ore. Il direttore dell’Ospedale libanese di Nabatye al Corriere della Sera ha detto che "è come a Gaza". L'Idf, come riferito dai media israeliani, ha affermato che i suoi jet hanno attaccato circa 800 obiettivi di Hezbollah nella valle della Bekaa e nel sud del Libano. Gli obiettivi includerebbero missili, basi di lancio, droni ed edifici in cui Hezbollah nascondevano i razzi. Gli attacchi di Israele hanno spinto centinaia di famiglie nel Libano meridionale a fuggire. E in effetti, nelle immagini pubblicate sui media internazionali, si vedono lunghe file di auto sulle strade.

 

 

 

 

 

Stando a quanto trapelato finora, nei raid israeliani a Beirut sarebbe rimasto colpito l'alto comandante del partito sciita filo-iraniano Hezbollah, Ali Karaki. Ma i miliziani dell'organizzazione terroristica hanno fatto sapere che sta bene ed è al sicuro. Lo riferisce il media saudita Al Hadath. Karaki è il capo del comando meridionale di Hezbollah, responsabile dell’attività militare del gruppo nel sud del Libano, nonché membro del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare del movimento, secondo quanto riferisce il quotidiano Times of Israel.

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