Kursk, "perché si è suicidato": il gesto estremo del sondato sconvolge la Russia
Il comando militare russo aveva previsto l'incursione dell'Ucraina nella regione di Kursk e da mesi dava istruzioni su come impedirla. Lo rivela un'inchiesta del Guardian basata su una serie di documenti che l'esercito ucraino ha dichiarato di aver sequestrato da posizioni russe abbandonate nella regione. La rivelazione, secondo il quotidiano russo, rende ancora più imbarazzante il caos che ha dilagato tra le forze russe dopo l'attacco ucraino all'inizio di agosto.
I documenti rivelano anche le preoccupazioni russe per il morale dei militari nel Kursk, che si erano intensificate dopo il suicidio di un soldato al fronte che, secondo quanto riferito, era in uno "stato prolungato di depressione a causa del suo servizio nell'esercito russo". Il Guardian non ha potuto verificare l'autenticità dei documenti del ministero dell'Interno russo, dell'Fsb e dell'esercito che si dice siano stati sequestrati in alcuni edifici della regione dalle forze speciali ucraine. Alcuni sono datati fine 2023, mentre quelli più recenti risalgono a sole sei settimane prima che l'Ucraina lanciasse la sua incursione. I documenti provengono principalmente da unità del 488mo reggimento di fucilieri motorizzati.
L'attacco ucraino ha colto di sorpresa gli alleati occidentali di Kiev, ma i documenti militari russi contengono mesi di avvertimenti su una possibile incursione nell'area e un tentativo di occupare Sudzha, una città di 5mila abitanti che è ora sotto occupazione ucraina. Un report già il 4 gennaio parlava del "potenziale di una svolta al confine di Stato" da parte di gruppi armati ucraini e ordinava un addestramento più intenso per prepararsi a respingere qualsiasi attacco. Un altro avvertimento di un attacco dalla regione di Sumy fino a una profondità di 80 chilometri in territorio russo risale al 19 febbraio.
A metà marzo, poi, alle unità al confine venne ordinato di rafforzare le linee difensive e di "organizzare esercitazioni aggiuntive" in preparazione di un attacco transfrontaliero ucraino. A metà giugno, ci fu un avvertimento più specifico sui piani ucraini "in direzione Yunakivka-Sudzha, con l'obiettivo di prendere il controllo di Sudzha", cosa che effettivamente è accaduta ad agosto.
C'era anche una previsione secondo la quale l'Ucraina avrebbe tentato di distruggere un ponte sul fiume Seym per interrompere le linee di rifornimento russe nella regione, cosa puntualmente accaduta. Il documento di giugno lamentava che le unità russe di stanza al fronte erano "composte principalmente da riserve con un addestramento debole". Quando l'attacco ucraino è avvenuto il 6 agosto, molti soldati russi hanno abbandonato le loro posizioni e nel giro di una settimana l'Ucraina ha preso il pieno controllo di Sudzha. "Sono scappati, senza nemmeno evacuare o distruggere i loro documenti", ha affermato un membro della squadra delle operazioni speciali.