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Wetland, il nuovo virus che "divora" il cervello: 18 casi confermati

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Sono almeno 17 i casi di Wetland virus, il nuovo "virus della palude" trasmesso dalle zecche, che può attaccare anche il sistema nervoso e può causare stati febbrili e sintomi neurologici. Il paziente zero è un uomo di 61 anni che nel 2019 è stato punto da una zecca in Mongolia interna mentre passeggiava per il parco.

Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine. L’infezione che ne è scaturita includeva febbre, disfunzioni d’organo multiple, vertigini, mal di testa. In particolare, il team di studiosi ha osservato i sintomi elencati in 17 pazienti distribuiti in varie province cinesi: oltre alla regione autonoma della Mongolia interna, sono sttai registrati dei casi anche nelle province di Heilongjiang, Jilin e Liaoning.

 

 

Nello studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, gli scienziati hanno spiegato che si tratta del Wetland virus (Welv), membro del genere orthonairovirus della famiglia Nairoviridae. Ora, negli ospedali coinvolti nell'indagine, è in corso una sorveglianza attiva tra i pazienti febbrili con una storia di punture di zecca. Fortunatamente, sembra, che l’infezione sia curabile, come sottolineano i ricercatori cinesi: “Un paziente presentava sintomi neurologici. La valutazione sierologica dei campioni in fase convalescente ottenuti da 8 pazienti ha mostrato anticorpi specifici per Welv che erano 4 volte più alti di quelli dei campioni in fase acuta. Tutti i pazienti sono guariti dopo aver ricevuto antivirali, antibiotici o immunoglobuline, senza effetti a lungo termine”.

 

 

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