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Francia, schiaffo a Macron: consultazioni disertate dalla sinistra, Parigi nel caos

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Stallo nella politica francese mentre il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron prosegue il suo giro di consultazioni per individuare una maggioranza che possa sostenere un nuovo governo. I partiti della sinistra, dai socialisti agli ecologisti, hanno fatto sapere che diserteranno i colloqui con Macron, mentre il leader della France Insoumise, Jean Luc Melenchon, ha convocato una manifestazione di piazza per il 7 settembre contro "il colpo di forza" del capo dell’Eliseo.

L’accusa a Macron dei partiti del Nuovo Fronte Popolare, gruppo di maggioranza relativa all’interno di una Assemblea Nazionale frammentata come non mai, è quella di avere escluso la possibilità di incaricare un primo ministro indicato dalla sinistra. Le forze di sinistra denunciano un "colpo di stato antidemocratico" e La France Insoumise presenterà una mozione per destituire Macron.

"Questa elezione ci è stata rubata", ha detto la leader degli Ecologisti, Marine Tondelier: "Non abbiamo intenzione di continuare queste consultazioni farsa con un presidente che comunque non ascolta ed è ossessionato dal mantenere il controllo. Non sta cercando una soluzione, sta cercando di ostacolarla", ha aggiunto. Il leader del Partito socialista Olivier Faure parla di "parodia della democrazia". "Censureremo ogni estensione del macronismo e non saremo ausiliari di un sistema morente", ha aggiunto. La France Insoumise intanto chiama i cittadini in piazza: "Ci uniamo all’appello delle organizzazioni giovanili, dell’Unione studentesca e dell’Unione delle scuole superiori, per una grande manifestazione contro il colpo di stato di Emmanuel Macron", scrive LFI in un comunicato stampa dopo che il presidente della Repubblica ha deciso di escludere la nomina a primo ministro di Lucie Castets, candidata della sinistra. "Ci auguriamo che a questo appello si uniscano le forze politiche, sindacali e associative impegnate nella difesa della democrazia", aggiunge il movimento.

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