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Passeri, il "nuovo Salis"? La Farnesina stronca la sinistra: "Per cosa è stato condannato"

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"Passeri è stato trovato con dosi di droga importanti": il ministro degli Esteri Antonio Tajani lo ha detto al Meeting di Rimini a proposito di Giacomo Passeri, il ragazzo italiano condannato a 25 anni in Egitto con l'accusa di spaccio di droga. La sentenza nei suoi confronti ha subito fatto scattare le reazioni della sinistra, che ha chiesto al governo di intervenire. Un po' come successo in passato con Ilaria Salis mentre era detenuta in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra. 

"È ovvio che la condanna sia stata pesante - ha sottolineato il titolare della Farnesina - noi continueremo a seguire tutto ciò che accade, ma il traffico di droga c'era. Lì la prova del reato è che gli hanno trovato addosso credo 40 ovuli di cocaina. 40 ovuli di cocaina non sono per uso personale. Se lo fai per uso personale, non li inghiotti. Quindi stava facendo traffico di droga. Adesso noi vigileremo affinché ci siano tutti i diritti rispettati e poi vedremo come sarà il processo di appello". 

Infine, Tajani ha aggiunto: "Certamente non abbandoniamo nessun italiano colpevole o innocente col processo in corso. Li seguiamo tutti con la massima attenzione". E ancora: "Noi vogliamo che la pena sia la privazione della libertà, non la mortificazione e l'offesa alla dignità del detenuto, proprio perché abbiamo rispetto della persona. In Italia, in Egitto, nel resto del Mondo la pena è privazione della libertà. Le pene corporali non sono ammissibili, quindi vigileremo affinché il trattamento del detenuto sia un trattamento confacente al rispetto dei diritti umani".  

 

 

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