Donald Trump, la procuratrice che l'ha fatto condannare alla convention di Kamala Harris
Sorpresa, o forse no... Alla convention democratica di Chicago che ha ufficialmente incoronato la vicepresidente Kamala Harris come candidata alla Casa Bianca ha partecipato anchela procuratrice di New York Letitia James.
La toga non è una personalità qualunque: la James ha infatti perseguito per frode Donald Trump, ex presidente e sfidante repubblicano di Kamala alle presidenziali americane del prossimo novembre, facendolo peraltro condannare a una multa di 350 milioni di dollari.
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La James era seduta accanto alla governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, durante la roll call, la cerimonia simbolica per la nomination della Harris. Un parterre ricco di vip, visto che all'evento era presente anche il celebre regista Spike Lee.
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Etichettata come procuratrice anti-Trump, la James (pur con le dovute, sostanziali differente tra l'ordinamento giuridico italiano e quello a stelle e strisce) potrebbe a buon diritto venire classificata come una "toga rossa" e la sua partecipazione diretta al momento più importante della vita politica di un partito (nella fattispecie, quello democratico) ha già aperto sui social un forte, polemico dibattito con i sostenitori del tycoon. Il tema della "magistratura politicizzata", peraltro spesso cavalcato dallo stesso Trump negli scorsi anni (altro paragone con l'Italia e le vicende di Silvio Berlusconi), rientra dunque con prepotenza in questi ultimi due mesi abbondanti di campagna elettorale, che si preannuncia già come la più esplosiva e avvelenata della storia americana.