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Venezuela, la legge liberticida approvata da Maduro e il silenzio della sinistra italiana

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Dopo l'arresto dei manifestanti, il dittatore venezuelano Nicolas Maduro ha deciso di scacciare anche le Ong dal suo Paese. L'Assemblea nazionale del Venezuela, che è ampiamente controllata dalle forze governative del presidente, ha infatti approvato all'unanimità una legge che disciplina l'attività e la permanenza in vita delle organizzazioni non governative e di quelle sociali. E dalla nostra sinistra c'è uno strano silenzio.

Il provvedimento voluto da Maduro obbliga le ong a iscriversi a un registro creato dal ministero dell'Interno e a presentare una relazione sulle fonti di finanziamento, specificando soprattutto se si tratta di origine nazionale o estera. Come riporta il Secolo d'Italia, l'intento del dittatore è impedire che ong e organismi sociali possano sfruttare i soldi a loro disposizione per finanziare proteste interne. Quelle che Maduro definisce "azioni di terrorismo".

 

 

“Il dittatore Maduro prosegue nel calpestare le libertà del popolo venezuelano mettendo al bando le Ong e la sinistra italiana continua a rimanere nel silenzio più assordante”, sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. “Subito dopo le ultime elezioni venezuelane, Fratelli d’Italia – ricorda Foti – ha immediatamente chiesto trasparenza e l’intervento della comunità internazionale per evitare che si arrivasse a una guerra civile. Aspettiamo che la sinistra batta un colpo almeno ora che viene messa in pericolo l’attività delle Ong, associazioni sempre ascoltate e incensate, ma solamente quando si tratta di attaccare il governo Meloni”, conclude il presidente dei deputati di FdI.

 

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