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Libia, truppe sempre più vicine ad Algeria e Tunisia: ecco chi le guida

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Un nuovo fronte caldo si aggiunge a Ucraina e Medio Oriente: si tratta della Libia, dove le truppe di Khalifa Haftar, il ras della Cirenaica, aiutate militarmente e politicamente dai russi, stanno avanzando attraverso il deserto avvicinandosi pericolosamente ai confini con la Tunisia e l’Algeria, un luogo strategico che incrocia la rotta dei migranti subsahariani in arrivo dal Niger verso il Mediterraneo. 

Se l’operazione fosse portata a termine, sarebbe la rottura dell’armistizio, che dal 2020 ha riportato una relativa stabilità in Libia. E non solo: potrebbe trattarsi anche di una nuova offensiva di Haftar verso Tripoli. Dopo la morte di Gheddafi, infatti, in Libia ci sono stati due governi nemici: uno a Tripoli, riconosciuto dall’Onu e guidato da Abdul Hamid Dbeibeh; e l’altro a Bengasi sotto la guida di Haftar e dei suoi sei figli. Solo l'armistizio del 2020 è riuscito a portare un po' di calma nel Paese. Negli ultimi mesi, comunque, gli Haftar hanno accresciuto il proprio potere.

E adesso potrebbero decidere di mettere fine a questa calma. Le truppe di Haftar starebbero puntando, in particolare, a Gadames, finora sotto il controllo di Tripoli. A guidarle c’è Saddam Haftar, 33 anni, ultimo dei sei figli di Khalifa, che a metà maggio è stato nominato capo di stato maggiore dell’esercito di Bengasi. Il ras, in effetti, da quando ha avuto un ictus nel 2018, ha iniziato a dare sempre più incarichi ai suoi figli. 

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