Donald Trump: "A Walz ho già salvato la vita", il retroscena sul vice-Kamala
«Questo è un ticket che vorrebbe vedere questo Paese diventare immediatamente comunista». Così Donald Trump, in un’intervista telefonica rilasciata ieri mattina a Fox and Friends, ha attaccato Kamala Harris e il suo appena scelto “veep” Tim Walz, dal tycoon descritto come estremante progressista, alla stregua di Bernie Sanders. L’ex presidente ha avvertito che Walz è più radicale di Harris su questioni chiave come l’immigrazione e la criminalità. «Se si guarda al suo curriculum non prevede muri, non prevede sicurezza. Nessuno sapeva quanto fosse radicale di sinistra, ma lui è una versione più intelligente di lei (Harris)».
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Trump ha poi raccontato un aneddoto riguardo al governatore del Minnesota, sostenendo di aver salvato quando, il 6 gennaio 2021, durante le proteste contro la vittoria di Biden, «migliaia» di sostenitori di Trump «con bandiere americane e del Maga» avevano circondato la sua residenza. Secondo Trump fu lo stesso democratico a chiamare l’allora presidente per chiedergli «di far circolare la voce che era una brava persona». L’intervento di Trump avrebbe fatto così ritirare i dimostranti, tanto che Walz l’avrebbe chiamato per ringraziarlo: «mi ha chiamato e mi ha ringraziato molto, è stata l’unica volta che ho avuto a che fare con lui».
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