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Borse in affanno, Trump: "Tutta colpa di Kamala Harris"

Tommaso Montesano
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«Ve l’avevo detto: Kamala crash!». Il lunedì nero di Wall Street, i timori per la recessione americana, per Donald Trump sono l’antipasto di quello che potrebbe accadere se Kamala Harris vincesse le Presidenziali del prossimo 5 novembre. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca è saltato sul crollo della Borsa Usa. «Kamala economic crash», l’ha ribattezzato il tycoon sui suoi canali social. La crisi finanziaria irrompe nella corsa perla Casa Bianca. Finora l’amministrazione democratica, nascondendo l’effetto dell’inflazione, si era trincerata sui buoni numeri dell’economia americana (mercato del lavoro in primis, anche se i dati di luglio sono stati inferiori alle attese). 

Ma ora il rosso di Wall Street cambia le carte in tavola anche su uno dei pochi dossier favorevoli al governo uscente. Tre giorni fa, nel rally di Atlanta, in Georgia, Trump aveva tratteggiato uno scenario apocalittico per l’economia a stelle e strisce: «Se Harris vince le elezioni, avrete rapidamente un crollo economico». Il «Kamala economic crash», appunto. E ieri, sull’onda dei numeri negativi dei mercati, Trump è tornato ad affondare il colpo: «I mercati azionari stanno crollando. Ve l’avevo detto! Kamala non ha un’idea. Biden sta dormendo profondamente. Tutto è causato dall’inettitudine della leadership americana!». Su Truth, il suo social network, Trump ha semplicemente twittato: «Kamala crash!». Poi, nel pomeriggio, ha diffuso una sua foto giovanile al telefono, presumibilmente all’inizio della carriera da imprenditore, con scritto: «Trump cash vs Kamala crash!». L’account del Gop, il partito repubblicano, ha postato una foto con i numeri al ribasso dei principali titoli azionari con la didascalia «questa è l’economia con Biden-Harris all’opera». Altri account vicini ai repubblicani hanno unito ai resoconti dei titoli in picchiata i meme con le risate di Harris. Come dire: l’economia va a rotoli e lei, come sempre, ride. «Kamala Harris ha l’abitudine di ridere nei momenti inappropriati», è il “promemoria” diffuso dai senatori repubblicani. L’intento è duplice: marchiare la vicepresidente uscente con il segno dell’eredità di Biden, dimostrando che Harris non può smarcarsi dall’amministrazione in carica, essendo la numero due del governo, e smontare la narrazione democratica sui numeri dell’economia (finora) positivi. Se la disoccupazione torna a crescere e i consumi si contraggono, questo potrebbe improvvisamente cambiare la percezione dell’elettorato sulla situazione del Paese. Un argomento in meno a favore dell’Asinello a meno di tre mesi dal giorno dell’elezione. «Gli elettori hanno una scelta: la prosperità con Trump o il crash e la grande depressone del 2024 con Kamala», ha aggiunto il tycoon su Truth.

 

 

Finora la nuova candidata democratica si è sostanzialmente nascosta dopo la sua investitura successiva alla rinuncia di Biden: poche uscite pubbliche, nessuna sortita sui programmi, zero interviste. Un atteggiamento minimalista che le ha consentito di recuperare qualche punto nei sondaggi, già influenzati dal tradizionale effetto “luna di miele” di cui gode ogni nuovo candidato. Ma ora l’incalzare degli eventi, a partire dalla crisi dei mercati, la obbliga a uscire dal riserbo costringendola a esporsi. Spostando il dibattito sui temi, argomento sul quale è più in difficoltà visto il fardello del suo ruolo di vice di un presidente attualmente in carica- Biden- il cui operato è disapprovato - la media è di RealClearPolitics - dal 56,4% degli americani.
La prima mossa di Harris sarà la scelta del suo compagno di “ticket”. Secondo due fonti vicine alla candidata democratica citate da Nbc, oggi sarà il giorno dell’annucio dell’aspirante vicepresidente. La scelta dovrebbe essere comunicata con video digitali e messaggi sui social media, così annesso appello perla raccolta fondi. La rosa nelle ultime ore si è ritretta a tre nomi: il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, il senatore dell’Arizona Mark Kelly e il governatore del Minnesota Tim Walz.

 

 

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