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Francia, crolla un seracco sul Monte Bianco. Morti, feriti e dispersi: bilancio drammatico

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Una vittima e quattro feriti, di cui in "urgenza assoluta" e tre in situazione di "urgenza relativa". È questo il primo provvisorio bilancio del crollo di un seracco sul versante francese del Monte Bianco. Secondo la prefettura dell'Alta Savoia, Due alpinisti stranieri, tedeschi in base alle prime informazioni raccolte, risultano dispersi. I gendarmi-soccorritori non sono certi al momento che i due, che non hanno più dato loro notizie, siano stati effettivamente coinvolti dal crollo.

"Le cadute di seracchi possono verificarsi in qualsiasi periodo dell'anno e in qualsiasi momento della giornata. Non sono legate alle condizioni termiche ma alle condizioni meccaniche del ghiacciaio in movimento". Così in un post sull'incidente Ludovic Ravanel, geomorfologo e direttore delle ricerche al Centre national de la recherche scientifique, organizzazione di ricerca pubblica in Francia.  Il seracco crollato intorno alle 3 "arriva dalla sommità del pendio, ha spazzato tutta la parete per quasi 700 metri di dislivello" ha detto Ravanel a France3. Una tipologia "poco frequente" che però è "la più pericolosa".

 

 

Soprattutto perché "le salite, affinché siano effettuate in buone condizioni di neve, iniziano di notte", ricorda. Il volume complessivo crollato è "probabilmente di qualche decina di migliaia di metri cubi", stima il glaciologo Fabrizio Troilo, membro di Fondazione montagna sicura. "Non sembra - spiega Troilo all'Ansa - ci possa essere un'influenza del cambiamento climatico. È sempre successo e succede ancora. La dinamica è quella di tutti i seracchi: crescono per accumulo e poi per gravità e geometria arrivano a un certo punto di rottura meccanica".

Qui le immagini webcam del crollo del seracco del Monte Bianco

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