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"Conosco il tipo". Vero, Kamala: è tuo marito

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"Conosco quel tipo», aveva detto sprezzante Kamala Harris al rivale Donald Trump. Lo tacciava di essere un predatore sessuale. E già, roba da repubblicani machisti. Ma Kamala parlava sul serio; quel “tipo” di maschio fedigrafo lo conosce bene: ce l’ha in casa. Sta facendo scalpore infatti la rivelazione su una relazione extraconiugale intrattenuta dall'attuale marito della Harris, Doug Emhoff, 59 anni, quando era sposato con la prima moglie Kerstin, con cui fu coniugato dal 1992 al 2008. D'accordo, non è stata Kamala a essere tradita, ma resta la constatazione che non può certo fare la morale agli altri. È stato lo stesso Emhoff ad ammettere tutto al giornale britannico Daily Mail, ripreso anche dalla CNN. «Durante il mio primo matrimonio – ha spiegato il marito della potenziale neo-presidente USA, quindi il potenziale First Husband – io e Kerstin abbiamo affrontato tempi duri in relazione alle mie azioni. Me ne sono preso la responsabilità e, negli anni, ci abbiamo lavorato sopra e ne siamo usciti più forti».


Emhoff aveva avuto una relazione con una insegnante di sua figlia e già quattro anni fa la cosa era nota al presidente Joe Biden e al suo staff. Le indiscrezioni dicono anche che Emhoff aveva detto alla Harris di questa relazione già prima che loro due si sposassero, nel 2014. Di più, l’insegnante amata da Emhoff era anche rimasta incinta, ma pare «non abbia tenuto il bambino».


Quanto alla prima moglie, quella tradita, ha ammesso alla stampa: «Doug e io abbiamo deciso di porre fine al nostro matrimonio per varie ragioni, molti anni fa. $ un gran padre per i nostri figli e un mio grande amico e sono orgogliosa della famiglia allargata che io, Doug e Kamala abbiamo costruito». In effetti, non avendo avuto figli con Doug, la Harris ha sempre detto di considerarsi un po' co-genitore dei figli di Doug, Cole ed Ella, ormai adulti. Ma il punto è che la vicenda dimostra che certe vicende personali non dovrebbero essere oggetto di discussioni politico-elettorali, e che lo schieramento democratico non è certo esente da umanissime pecche. Lo si sapeva fin dal tempo dei tradimenti del presidente Bill Clinton nei confronti della moglie Hillary, per non parlare del “giro” di Jeffrey Epstein.


Ma l'ombra di uno scandalo sessuale salta fuori anche a riguardo del probabile candidato vicepresidente in tandem con la Harris, Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania. Non lui direttamente, ma un suo stretto collaboratore, Mike Vereb, è accusato di molestie sessuali nei confronti di una impiegata del suo ufficio. Le avrebbe fatto avances pesanti: «Vieni vicino alla porta dell'ufficio, dimmi di piegarti sopra questo tavolo da conferenze, alzati la gonna». Lo scorso settembre l'ufficio di Shapiro ha pagato ben 295.000 dollari alla donna affinché tacesse e sostenesse di essere stata consenziente. Vereb si è poi dimesso il 27 settembre 2023.

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