Russia, pioggia di bombe sull'Ucraina: "Evacuazione", Kiev in ginocchio
Le autorità ucraine hanno ordinato l'evacuazione di bambini e genitori in diverse località nella regione del Donetsk, nell'est del Paese. "Il nemico sta bombardando le città e i villaggi di queste comunità ogni giorno, quindi è stato deciso di evacuare i bambini con i loro genitori o altri rappresentanti legali", ha affermato il governatore di Donetsk Vadym Filashkin, elencando le città e i villaggi situati nelle direzioni in cui la Russia ha affermato di aver guadagnato terreno. Un segnale, secondo molti analisti, di quanto la situazione al fronte orientale stia diventando ormai insostenibile per le truppe di Kiev.
Proprio nel Nord-Est del Paese, le forze militari russe hanno attaccato l'infrastruttura ferroviaria nella regione ucraina di Poltava, provocando ritardi nei treni in viaggio verso Kharkiv. "Durante la notte - ha confermato l'agenzia di stampa Rbc Ucraina - è stata danneggiata l'infrastruttura ferroviaria in seguito a un attacco nella regione di Poltava. Un certo numero di treni in direzione di Kharkiv è stato rapidamente dirottato per poter proseguire il viaggio, ma questo ha determinato ritardi significativi".
Sempre nella notte, le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con due missili guidati antiaerei S-300, due missili guidati X-59 e 5 droni kamikaze: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che tutti i droni sono stati abbattuti nelle regioni di Kherson, Dnipro, Kirovohrad e Zaporizhzhia.
TIene banco anche la questione del transito di petrolio russo sul proprio territorio che l'Unione europea ha raccomandato al governo di Kiev di vietare. Secondo Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, la richiesta soddisfa gli interessi degli Stati Uniti, che hanno bisogno che Bruxelles diventi dipendente dalle risorse energetiche statunitensi. Sul tema, il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto a fine luglio aveva invitato polemicamente in un messaggio su Facebook la Commissione Ue a chiarire se ha chiesto all'Ucraina di fermare il transito di petrolio russo in direzione di Ungheria e Slovacchia. "La Commissione Ue, e la presidente Ursula Von der Leyen, devono confessare immediatamente: è stata Bruxelles a chiedere a Kiev di sospendere il transito di petrolio? E se la risposta è no, perché la Commissione Ue non ha intrapreso alcuna iniziativa da oltre una settimana?".