Meloni e Macron, "eccellente": prove di disgelo a Versailles
Non saranno il migliore amico l’uno dell’altra, ma non sono nemmeno i due implacabili nemici che gli avversari di lei insistono a dipingere. Sono vicini di casa, hanno troppi interessi in comune e non possono ignorarsi, a maggior ragione nel mondo che sta diventando una polveriera e a meno di cento giorni dall’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti (se sarà Donald Trump, molte cose cambieranno per i membri europei della Nato e per l’Ucraina). Così ieri Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron si sono incontrati per parlare a quattr’occhi. Smentendo con i fatti – non è la prima volta – le voci che li davano reciprocamente impegnati ad evitarsi. Tipo quella di Repubblica, che ieri titolava: «Meloni a Parigi preferisce Eurodisney a Macron: niente bilaterale». La premier italiana, in realtà, lo aveva detto già giovedì: «Con il presidente Macron siamo in contatto.
Se, fra quando lui ritorna e quando io riparto riusciamo ad incastrarci, ci incontreremo volentieri». La volontà comune c’era e il colloquio bilaterale è avvenuto a Versailles, sede delle gare di equitazione, prima che la presidente del consiglio tornasse a Roma. Nulla di impegnativo: a palazzo Chigi raccontano che il colloquio è avvenuto «a margine dei giochi olimpici» e anche all’Eliseo evidenziano il carattere «informale» dell’incontro (...)
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