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Islam, il Califfato nel cuore dell'Europa? Cosa sta succedendo sull'isola di Torsa

Costanza Cavalli
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Se guardate dal satellite l’isola di Torsa, 270 acri al largo di Oban, nella Scozia occidentale, vedrete un castello in rovina, una fattoria e un gregge di pecore che rumina lungo un paio chilometri di costa. Questo brandello di terra disabitato da oltre cinquant’anni, che va bene per gli eremiti, per i matti e per i matti eremiti (e viceversa), piace tantissimo a Yasser al-Habib, predicatore sciita emigrato vent’anni fa nel Regno Unito, dove chiese asilo dopo essere fuggito dal suo nativo Kuwait: incarcerato per incitamento al settarismo a causa delle offese contro i sunniti e rilasciato per errore, salì sul primo aereo diretto a Londra.

ISOLATA

Quarantacinque anni, le palpebre docilmente all’ingiù negli angoli esterni, lo sceicco indossa una montatura rettangolare metallica e delle spesse lenti a correzione di uno strabismo nient’affatto leggero. Porta il copricapo bianco dei maestri, i baffi alla Van Dyke e la barba lunga. Dalla sua residenza attuale, a Fulmer, nel Buckinghamshire, ha raccolto tre milioni di sterline di donazioni: serviranno per acquistare l’isoletta e per costruire moschea, scuola, ospedale e hawsa, il seminario sciita. All’idilliaca patria dei suoi seguaci si arriva solo con una barca privata da Luing, che a sua volta è raggiungibile tramite un traghetto dall’isola di Seil, che a sua volta si collega alla terraferma tramite un ponte. «Offre all’acquirente la possibilità di vivere in uno splendido isolamento: dove passeggiare, pescare, andare in barca a vela», si legge nell’annuncio di vendita. In alternativa, dà l’opportunità di vivere sotto la Sharia.

 

 

 

Il “Mullah di Fulmer” non è un esordiente sulle pagine di cronaca del Regno Unito: nel suo quartier generale – tra prati, boschi e campi da cricket – gestisce campi di addestramento in stile militare, ha un canale satellitare, la Fadak Tv, da cui trasmette le lezioni esclusivamente in arabo, ha acquistato una sala parrocchiale per due milioni di sterline (raccolti in una sola settimana proprio grazie alla tv) e l’ha riconvertita in una moschea. Si stima che abbia un seguito di 400mila sciiti: di questi, nel 2022, ne vennero arrestati otto per aver protestato davanti all’ambasciata azera, a Holland Park. Nonostante i ripetuti avvertimenti da parte di Ofcom (l’autorità inglese regolatrice della comunicazione), al-Habib è stato autorizzato a continuare a trasmettere le sue lezioni, nelle quali incita alla violenza contro i sunniti, si dice entusiasta dell’attacco «al nemico sionista» del 7 ottobre, definisce «un animale» l’ex ministro dell’Interno britannico, Suella Braverman, per aver dichiarato che avrebbe imposto restrizioni alle marce pro-Gaza. Proprio dal suo canale, ha parlato dell’opportunità di acquistare l’isola di Torsa, promettendo che negozierà con il governo britannico per far ottenere un visto ai musulmani che vorranno emigrare. In un altro video, un adepto cammina per l’isola e dice: «Questo luogo, fratelli miei, a Dio piacendo, sarà la patria degli sciiti e dei credenti».

ALLAH O LE PECORE

Uno Stato islamico nello Stato britannico: una teocrazia, la realizzazione della visione islamica che la Mecca è ovunque un musulmano si trovi a pregare. Non è sfuggito ad Alastair Redman, consigliere per la circoscrizione di Kintyre e delle Isole: «La proposta di creare un avamposto religioso settario su un’isola rurale scozzese è inaccettabile». Ma non c’è stato neanche bisogno di un dibattito: il proprietario dell’isola ci tiene alle sue pecore e ha assicurato che venderà soltanto a chi se ne prenderà cura.

 

 

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