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Cremlino, la storia di corna che agita Mosca: con chi si è messa Maria Lvova-Belova

Maurizio Stefanini
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Difensori della morale ortodossa, ma fedifraghi. Da tre anni commissaria russa per i diritti dell’infanzia, la 39enne Maria Lvova-Belova è considerata specialista del tema anche perché ha 10 figli. Ed era considerato garanzia sui valori della loro educazione il fatto che suo marito. con il quale li aveva concepiti fosse il pope ortodosso Pavel Kogelman. Lo scorso febbraio il canale televisivo cristiano ortodosso Spas aveva dedicato alla coppia un episodio del suo programma «Alla ricerca di Dio», dove lui raccontava di averla notato per la prima volta in una chiesa nella nativa Penza (700 km da Mosca); di come avessero deciso di adottare bambini; e di come aveva infine lasciato alle spalle la sua carriera di programmatore per diventare prete. E in questi tre anni la stampa russa filo-Cremlino ha parlato spesso della coppia come esempio di valori patriottici e ortodossi.

Un grande sostenitore dei valori ortodossi è pure il 50enne Konstantin Valer’evich Malofeev: imprenditore e politico, presidente del cda del gruppo Car’grad, direttore della Ong per lo sviluppo dell’educazione storica Aquila Bicipite e presidente del cda del gruppo mediatico Tsrgrad, tutti schierati a sostegno del Patriarcato di Mosca e del presidente Vladimir Putin. Konstantin ha moglie e tre figli. Malofeev, però, è sotto sanzione di Usa, Ue e Canada, e l’Ucraina lo ha inserito nella lista dei ricercati internazionali. È infatti accusato di aver massicciamente finanziato destabilizzazione e gruppi militari nel Donbas. Maria Lvova-Belova è invece accusata di aver contribuito a un massiccio sequestro di bambini ucraini che ai sensi delle Convenzioni Internazionali è considerata genocidio, e perciò è stata colpita da un ordine di cattura della Corte Penale Internazionale.

 

 

 

Non ortodossa in tutti i sensi, invece, appare la relazione che tra Malofeev e la Lvova-Belova si sarebbe accesa. Giornale online indipendente inaugurato nell’aprile 2022, è stata la testata Verstka a scatenarsi sulla storia segnalando che la vicenda avrebbe esacerbato le tensioni già esistenti tra il miliardario e il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill.

Dall’account Telegram della Lvova-Belova si intuisce che abbia iniziato a lavorare a stretto contatto con Malofeev all'inizio del 2023, quando i due hanno annunciato il lancio di un progetto di beneficenza congiunto per aiutare i bambini ucraini chiamato Happy Childhood. Per dirla alla Dante, galeotto fu il progetto la cui dichiarazione di intenti inizia con la frase: «Un bambino non può essere orfano finché almeno un adulto russo è vivo». Nel febbraio 2023, i due hanno compiuto diversi viaggi insieme nelle aree occupate dai russi delle regioni ucraine di Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. L’ipotesi che fossero coinvolti sentimentalmente è apparsa per la prima volta sui media a fine 2023, ma non c'erano prove fino a due settimane fa, quando sono stati filmati mentre si tenevano per mano durante una funzione religiosa a Ekaterinburg.

 

 

 

Almeno sei fonti hanno confermato ai giornalisti di Verstka che Maria Lvova-Belova e Konstantin Malofeev sono caduti da tempo nella tentazione dell’adulterio, mettendo in crisi le rispettive famiglie. Il divorzio di Malofeev risalirebbe all’estate del 2023, mentre il figlio più giovane della Lvova-Belova vivrebbe ormai con il padre.

 

 

 

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