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Francesca Albanese muta sui bimbi israeliani uccisi

Giovanni Longoni
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 «I bambini devono sempre essere protetti» si legge in un post su X dell’Unicef. Poche righe contro la «spirale di violenza»: «Notizie terribili e strazianti di diversi bambini uccisi a Majdal Shams, sulle alture del Golan, mentre giocavano a calcio quando, secondo quanto riferito, sono stati colpiti da razzi». Chi ha sparato? Non si sa.

Dall’Onu arrivano condanne e condoglianze il giorno dopo la mattanza di ragazzini drusi israeliani per un missile sfuggito alla rete protettiva dell’Iron Dome. L’unico, delle decine di ordigni sparati da Hezbollah sul nord di Israele sabato, non intercettato dal sistema antimissile. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha dichiarato: tutti gli indizi portano a Hezbollah. Eppure la cosa non sembra toccare chi lavora al Palazzo di Vetro.

 

 

 

L’Unicef non è l’unica a ignorare l’identità degli autori della strage: lo fa anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Ma a battere tutti è ancora una volta Francesca Albanese. La Relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi non ha finora espresso una condanna per l’attacco alla cittadina drusa (che è territorio israeliano conquistato nella guerra del 1967 e poi annesso ufficialmente nel 1981; anche se la «comunità internazionale» preferirebbe che tornasse sotto il tallone del dittatore siriano Assad).

 

 

 

Non è che alla Albanese sia sfuggita la notizia; la conosce, tanto che riprende su X un post di Andrea Capecci in cui Repubblica viene criticata per un titolo online in cui veniva riassunta la giornata: “Hezbollah colpisce un campo da calcio in Israele: 12 vittime, avevano tra dieci e vent’anni. Gaza, raid in una scuola a Deir al-Balah: 30 morti”. Così commenta Albanese: «Tutti i crimini contro i civili vanno riportati e condannati allo stesso modo. Invece certa stampa occidentale riserva ai suoi lettori un doppiopesismo rirprovevole: ecco quello di @repubblica, catturato in un titolo». Il doppiopesismo sarebbe quello di citare Hezbollah e non Israele; perché i lettori potrebbero non sapere chi sta compiendo operazioni militari nella Striscia. Potrebbero essere state truppe, chessò, tracamano-cubane.
Imperdibile anche il comunicato del M5s che inizia condannando «con la massima fermezza» la strage. Anzi: «l’attacco attribuito a Hezbollah», per proseguire col «Golan occupato da Israele», gli «attacchi incrociati Israele e Hezbollah» e l’auspicio che «la risposta militare di Tel Aviv non apra un nuovo fronte di guerra». Non si faceva prima a dire forza Hezbollah?

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