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Alaska, jet cinesi e russi intercettati: la prima inquietante operazione in "tandem"

Roberto Tortora
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La Cina è vicina, più vicina che mai alla Russia in questo difficile periodo storico. Non è solo una questione ideologica, ma proprio concreta. Aerei da guerra russi e cinesi sono stati intercettati, infatti, al largo delle coste dell'Alaska da caccia statunitensi e canadesi, durante un'esercitazione congiunta. Un funzionario del Pentagono riferisce alla Cnn la notifica di due bombardieri russi TU-95 Bear e due cinesi H-6, entrambi in una zona cuscinetto dello spazio aereo. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha dichiarato che: “Per quel che riguarda questa azione specifica, non abbiamo valutato che costituisse in alcun modo una minaccia alla sicurezza".

Il portavoce del ministero della Difesa di Pechino Zhang Xiaogang, dal canto suo, spiega: “Il pattugliamento aereo militare congiunto sino-russo vicino all'Alaska non era mirato verso terzi. L’iniziativa non ha nulla a che fare con l'attuale situazione internazionale e regionale, ma le attività congiunte hanno soltanto lo scopo di testare e di aumentare il livello di cooperazione tra le due forze aeree”. Stessa campana, quella suonata dal ministero della Difesa di Mosca, il quale riporta che “i bombardieri strategici russi e cinesi hanno effettuato un pattugliamento aereo congiunto sul mare di Chukchi, sul mare di Bering e sulla parte settentrionale del Pacifico, vicino all'Alaska. Gli aerei Su-30SM e Su-35S delle forze aerospaziali russe hanno fornito copertura da combattimento".

In alcune fasi del percorso, secondo l’aeronautica russa senza fornire altri dettagli, il gruppo aereo è stato accompagnato da aerei da combattimento provenienti da paesi stranieri. Sui social media mandarini, invece, la vicenda è diventata virale, strappando commenti, soprattutto perché vista come un esempio di assetti geopolitici in funzione di un nuovo mondo multipolare a danno dell'egemonia Usa.

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