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Joe Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca: "Tocca a Kamala". La Harris: "Un onore". Trump a valanga

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Bandiera bianca: dopo settimane di pressioni, montate a dismisura dopo il disastroso confronto tv con Donald Trump, Joe Biden si ritira dalla corsa alla riconferma alla Casa Bianca. L'annuncio arriva con una lettera pubblicata su X, una lettera i cui contenuti sono chiarissimi: addio, passo indietro, ritiro. Un caso clamoroso, che stravolge ulteriormente la campagna elettorale dopo l'attentato subìto da Trump. Biden fa sapere di aver scelto il ritiro "nell'interesse della nazione e del partito", dunque annuncia il suo appoggio alla vicepresidente, Kamala Harris. Immediata la reazione di Donald Trump, il quale ha definito Biden "il peggiore presidente nella storia degli Usa", per poi aggiungere che "battere Kamala sarà ancora più semplice". La Harris, da par suo, fa sapere di accettare la nomination. Di seguito, la cronaca.

Ore 23.42 - Campagna Biden cambia nome in Harris for Presidente
La campagna elettorale del presidente Joe Biden, che ha annunciato la fine della sua corsa per la rielezione, ha inviato una richiesta formale alla Commissione elettorale federale (Fec), cambiando il suo nome da "Biden for President" a "Harris for President". Nella notifica inviata alla commissione, lo staff ha precisato che la vicepresidente, Kamala Harris, è candidata alla Casa Bianca, e non piu' alla vicepresidenza degli Stati Uniti.

Ore 23.38 - Biden non si dimette fino al termine del mandato
Il presidente degli Stati Uniti non ha intenzione di dimettersi dalla presidenza, ha detto il portavoce della Casa Bianca Andrew Bates, citato da Politico. Joe Biden "non vede l'ora di completare il suo mandato e di ottenere altri risultati storici per il popolo americano ", aggiunge il sito di notizie. "Il presidente Biden ha ereditato dal suo predecessore un'economia in declino, tassi di criminalita' violenta alle stelle e alleanze a brandelli. Ha ribaltato la situazione per garantire la crescita economica piu' forte del mondo e il tasso di criminalita' violenta piu' basso in quasi 50 anni, rendendo la Nato piu' grande che mai... Continuera' a lottare per proteggere le liberta' degli americani dai divieti radicali di aborto e dagli attacchi alla regola di diritto".

Ore 23.29 - Vance: Harris ha mentito per 4 anni su Biden
JD Vance, il 'running mate' di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca, ha attaccato su X la vicepresidente Kamala Harris, accusandola di mentire sulla capacità mentale del presidente Joe Biden. "Joe Biden - scrive - è stato il peggior presidente della mia vita e Kamala Harris è stata lì con lui in ogni fase del suo cammino. Negli ultimi quattro anni ha co-firmato le politiche di Biden sui confini aperti e sulle truffaldine politiche green che hanno fatto lievitare il costo degli alloggi e dei generi alimentari. Lei è responsabile di tutti questi fallimenti e ha mentito per quasi quattro anni sulla capacità mentale di Biden, accollando alla nazione un presidente che non può svolgere il suo compito". "Il presidente Trump e io siamo pronti a salvare l'America, chiunque sia in cima al ticket democratico. Forza", ha scritto il senatore dell'Ohio. Prima dell'annuncio di Biden, Vance aveva sostenuto che il leader dem avrebbe dovuto dimettersi anche dalla presidenza se si fosse fatto da parte nella corsa per la Casa Bianca.

Ore 23.11 - Biden ansioso di concludere il mandato
Joe Biden "è ansioso di concludere il suo mandato". Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Andrew Bates, ribadendo quanto affermato dal presidente nella lettera con la quale ha annunciato il ritiro dalla campagna elettorale. "Il presidente Biden ha ereditato dal suo predecessore un’economia in caduta libera, un tasso di criminalità violenta alle stelle e alleanze a brandelli. Ha ribaltato la situazione per garantire la più forte crescita economica del mondo e il più basso tasso di criminalità violenta in quasi 50 anni, rendendo la Nato più grande che mai. E' ansioso di finire il suo mandato e di fornire risultati ancora più storici per il popolo americano", ha detto Bates in una dichiarazione alla Cnn. Biden, insomma, non si dimetterà prima delle elezioni.

Ore 23.07 - Kamala Harris, i democratici già spaccati
Alcune delle figure più influenti del Partito democratico esprimono già le loro differenze sul processo che dovrà portare alla nomina ufficiale del candidato per la Casa Bianca. In una dichiarazione diffusa dopo che il presidente Joe Biden aveva annunciato l'abbandono della campagna per la rielezione, Barack Obama si è espresso a favore di processo di 'primarie aperte' nella convention di agosto a Chicago. "Ho una straordinaria fiducia che i leader del nostro partito saranno in grado di creare un processo dal quale emergerà un candidato eccezionale", ha detto Obama in una nota, senza menzionare Harris. Poco prima, l'ex presidente Bill Clinton e l'ex segretario di Stato Hillary avevano invece offerto il loro endorsement per Kamala Harris, sulla scia di quanto fatto da Biden. "Ora è il momento di sostenere Kamala Harris e lottare con tutto ciò che abbiamo per eleggerla". Anche l'ex speaker della Camera, Nancy Pelosi, in una dichiarazione di omaggio a Biden ha evitato di esprimere il proprio sostegno a favore dell'attuale vice presidente. In precedenza, Pelosi aveva fatto trapelare di essere favorevole a una convention 'aperta', come auspicato da Obama. 

Ore 23.01 - Biden, la decisione sabato
La decisione di lasciare la corsa per la presidenza è stata presa da Joe BIDEN sabato sera, quando il presidente ha informato anche i più stretti consiglieri e la famiglia di quanto sarebbe avvenuto. Biden, ancora convalescente dopo la diagnosi di Covid-19, è rimasto nella sua casa di Rehoboth Beach, nel Delaware, con la first lady Jill Biden per tutto il fine settimana. Secondo una fonte citata dalla Cnn, sabato sera ha chiesto a due dei suoi più stretti consiglieri, anche loro a Rehoboth, di cominciare a scrivere la lettera e di coordinare la gestione dell'annuncio del ritiro della candidatura. In particolare, Biden ha lavorato con Mike Donilon per redigere la lettera, ha detto la fonte, mentre Steve Ricchetti, un altro consigliere dai tempi della vicepresidenza, è stato incaricato di organizzare le modalità di gestione dell'annuncio.

Ore 22.54 - Trump il nominato più anziano della storia
Con il ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca, il 78/enne Donald Trump diventerà il 'nominee' piu' anziano nella storia americana se la 59enne Kamala Harris o qualcuno più giovane del tycoon guiderà il ticket presidenziale dem.

Ore 22.24 - Newsom e Whitmer non sfidano Harris
"Non c'è nessuno in questo momento che si stia preparando dietro le quinte per sfidare la vicepresidente Harris". Lo hanno affermato alla Cbs News fonti vicine al governatore della California Gavin Newsom e alla governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, due democratici considerati possibili candidati alla presidenza al posto di Joe Biden. I due si stanno "preparando a farsi da parte" dopo che il presidente Biden ha appoggiato Harris e non intendono sfidare la vice presidente alla convention democratica.

Ore 22.18 - Kamala Harris: onorata da Biden, conquisterò la nomination
"Sono onorata dell'endorsement del presidente e intendo meritare e conquistare questa nomination": così Kamala Harris, in una dichiarazione diffusa dopo l'annuncio del ritiro della candidatura di Joe Bidene del suo supporto per la vice. Come sottolinea l'emittente americana Cnn, il testo è stato diffuso "dalla campagna Biden-Harris e non dalla Casa Bianca". E ancora; "Farò tutto ciò che è in mio potere per unire il partito democratico e unire la nostra nazione per sconfiggere Donald Trump e la sua agenda estremista", si legge nella nota di Harris. Dunque riferendosi a Biden elogia "il suo gesto generoso e patriottico". "Abbiamo 107 giorni da qui alle elezioni, uniamoci e vinciamo!", afferma la vice presidente.

Ore 22.11 - Robert F. Kennedy Jr: no a un processo truccato per Kamala
Robert F. Kennedy Jr., candidato indipendente alle elezioni di novembre, ha appoggiato la decisione del presidente Joe Biden, che ha annunciato la fine della sua corsa per la rielezione. In un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, Kennedy ha chiesto al Partito democratico di organizzare un processo "aperto" per selezionare un candidato ufficiale, invece che "organizzare un processo truccato per nominare una vicepresidente immensamente impopolare per prendere il suo posto".

Ore 22.01 - Obama: Biden un patriota
L'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ringrazia Joe Biden, definendolo uno dei più importanti presidenti della storia e "un patriota". "Ho grande fiducia nei confronti dei leader del nostro partito, che sapranno stabilire un giusto processo per selezionare un candidato ufficiale", afferma Obama in una nota, dopo l'annuncio del ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca. Obama non ha dato il suo sostegno nei confronti di Kamala Harris o di altri possibili candidati.

Ore 21.50 - Campagna Trump: Harris peggio di Biden
"Kamala Harris sarà ancora peggio di Joe Biden". E' l'attacco della campagna di Donald Trump.

Ore 21.44 - Bernie Sanders: grazie a Biden
Il senatore indipendente Bernie Sanders ha ringraziato Joe Biden per il suo servizio, dopo che il presidente ha annunciato la fine della sua corsa per la rielezione e il suo sostegno a Kamala Harris come candidata ufficiale del Partito democratico alla Casa Bianca. In un breve messaggio pubblicato su X, Sanders ha ricordato che Biden e' stato "il primo presidente ad avere partecipato di persona ad uno sciopero con i lavoratori: grazie per tutto quello che hai fatto". Sanders non ha espresso il suo sostegno per un candidato specifico nella corsa per la Casa Bianca.

Ore 21.37 - Nancy Pelosi: Biden un patriota
L'ex presidente della Camera Nancy Pelosi ha espresso apprezzamento per la decisione del presidente Joe Biden di non ricandidarsi alla Casa Bianca. "Il presidente Joe Biden è un americano patriota che ha sempre messo il nostro Paese al primo posto. La sua eredità di visione, valori e leadership lo rendono uno dei presidenti più importanti nella storia americana", ha affermato Pelosi. Senza mai citare Kamala Harris e quindi senza esprimere il suo sostegno nei suoi confronti, Pelosi ha detto che "Dio ha benedetto l'America con la grandezza e la bontà di Joe Biden".

Ore 21.35 - Salvini: finalmente si è ritirato
"Biden, che il grande Trump24 ha definito 'il peggior presidente USA della storia', ha finalmente annunciato il ritiro alla corsa per la Casa Bianca, offrendo il suo sostegno alla sua vice Kamala Harris. Che ne pensate?". Lo ha scritto sui suoi canali social il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini.

Ore 21.33 - Bill e Hillary Clinton con Kamala
Bill e Hillary Clinton annunciano in una nota il loro sostegno alla candidatura democratica dell'attuale vicepresidente Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti dopo la rinuncia di Joe Biden. "Siamo onorati nell'unirci al presidente nel sostenere la vice presidente Harris e faremo tutto ciò che è possibile per sostenerla", affermano l'ex presidente Usa e l'ex segretaria di Stato.

Ore 21.30 - Cremlino: ritiro Biden, molto può cambiare
Il Cremlino monitorerà la situazione, ma considera prioritari non i risultati delle elezioni americane, ma il raggiungimento degli obiettivi del Distretto militare centrale. Lo ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov al canale Shot Telegram, commentando il ritiro dell'attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden dalla corsa presidenziale, secondo quanto riporta la Tass. "Mancano ancora quattro mesi alle elezioni, e questo è un lungo periodo durante il quale molte cose possono cambiare. Dobbiamo prestare attenzione e guardare cosa succederà dopo. La nostra priorità è raggiungere gli obiettivi del Distretto Militare Centrale non i risultati delle elezioni negli Stati Uniti", ha concluso Peskov.

Ore 21.25 - Biden ha parlato con Schumer prima dell'annuncio
Joe Biden e il leader dei Democratici al Senato Chuck Schumer hanno parlato nel pomeriggio, prima che il presidente annunciasse il ritiro dalla campagna per la rielezione. Lo riferisce Kaitlan Collins della Cnn, citando fonti a conoscenza della conversazione. Nelle ultime tre settimane, Schumer aveva più volte espresso al presidente i timori e le perplessità dei componenti democratici del Congresso riguardo alla sua candidatura.

Ore 21.17 - Donald Tusk: Biden ha reso il mondo più sicuro
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che da pochi minuti deciso di ritirarsi dalla corsa per la rielezione, ha reso la Polonia, il suo Paese e il mondo più sicuri e la democrazia più forte, e si è detto convinto che nell'annunciare le sue dimissioni sia stato guidato dallo stesso scopo. "Signor Presidente @JoeBiden, molte volte lei ha preso decisioni difficili che hanno reso la Polonia, gli Stati Uniti e il mondo piu' sicuri e la democrazia e la liberta' piu' forti", ha scritto il politico liberale sul suo account sul social network X. "So che sei stato guidato dalla stessa cosa nell'annunciare quest'ultima decisione. Forse la più difficile della sua vita", ha concluso Tusk.

Ore 21.10 - Joe Biden, la lettera integrale con cui annuncia il ritiro
Di seguito il testo integrale della lettera con cui il presidente americano Joe Biden ha annunciato il ritiro dalla corsa per la Casa Bianca: "Miei compatrioti americani, negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo fatto grandi progressi come Nazione. Oggi, l'America ha l'economia più forte del mondo. Abbiamo fatto investimenti storici per ricostruire la Nazione, per abbassare il costo dei farmaci prescrivibili per gli anziani, per ampliare la sanità accessibile per un numero record di cittadini. Abbiamo fornito cure indispensabili a un milione di veterani esposti a sostanza tossiche. Abbiamo approvato la prima legge per la sicurezza delle armi in 30 anni. Nominato la prima donna afroamericana alla Corte Suprema. E approvato la legge sul clima più significativa nella storia del mondo. L'America non è mai stata in posizione migliore per guidare (il mondo) di oggi. So che nulla di tutto questo avrebbe potuto essere compiuto senza di voi, il popolo americano. Insieme abbiamo superato una pandemia che capita una volta in un secolo e la peggiore crisi economica dalla Grande Depressione. Abbiamo protetto e preservato la nostra democrazia. E abbiamo dato nuova vita e nuova forza alle nostre alleanze in giro per il mondo. È stato il più grande onore della mia vita servire come vostro Presidente. E sebbene fosse mia intenzione correre per un nuovo mandato, credo sia nel miglior interesse del mio partito e del paese che io mi faccia da parte e mi concentri solo sullo svolgere i miei doveri come Presidente per quel che resta del mio mandato. Parlerò più tardi questa settimana alla Nazione per dare maggiori dettagli sulla mia decisione. Per ora, lasciatemi esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato così duramente per vedermi rieletto. Voglio ringraziare la vicepresidente Kamala Harris per essere stata una partner straordinaria in tutto questo lavoro. E lasciatemi esprimere il mio più sentito apprezzamento al popolo americano per la fiducia e la fede che avete riposto in me. Credo oggi quel che ho sempre creduto: che non ci sia nulla che l'America non può fare, quando lavoriamo insieme. Dobbiamo solo ricordarci che siamo gli Stati Uniti d'America".

Ore 21.05 - Mike Johnson: si dimetta immediatamente
Il presidente della Camera, il repubblicano Mike Johnson, ha chiesto al presidente Joe Biden di dimettersi dall'incarico poco dopo l'annuncio del suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca. "Se Joe Biden non è idoneo a candidarsi alla presidenza, non è idoneo a svolgere l'incarico di presidente. Deve dimettersi immediatamente", ha affermato Johnson su X. 

Ore 20.51 - Nyt, Harris ha un vantaggio di 91 milioni di dollari
Negli ultimi due anni, Biden e Harris hanno raccolto insieme centinaia di milioni di dollari per la loro candidatura alla rielezione, lo scrive il New York Times. I fondi sono divisi tra la campagna di Biden, il Democratic National Committee, quasi tutti i Democratic Party statali e vari comitati di raccolta fondi congiunti. Al 30 giugno, tutti quei gruppi avevano circa 240 milioni di dollari in contanti a disposizione. La maggior parte di quel denaro, ad esempio la riserva del Democratic National Committee, non sarebbe stata influenzata da un cambio di candidato. Ma la fetta piu' importante e' nei conti intestati al comitato della campagna Biden-Harris: 91 milioni di dollari al 30 maggio. (La campagna non ha rivelato quanti ne aveva al 30 giugno.) Quel denaro e' stato raccolto dal ticket Biden-Harris e appartiene al ticket Biden-Harris. Le uniche persone che hanno accesso a quel denaro sono Biden e Harris. Quindi, se Harris dovesse essere ufficialmente nominata (con un nuovo numero 2), il suo nuovo ticket non avrebbe quasi nessuna interruzione finanziaria. Avrebbe accesso immediato ai circa 91 milioni di dollari in contanti a disposizione, una considerazione importante dato come l'ex presidente Donald J. Trump e i repubblicani hanno rapidamente raggiunto i democratici nella raccolta fondi.

Ore 20.34 - Media, Biden ha comunicato oggi la decisione
Joe Biden fino a ieri sera era ancora determinato a continuare la corsa per la Casa Bianca, la decisione del presidente è stata comunicata solo oggi ai vertici del suo staff. Lo scrive Sky News citando Reuters che fa riferimento a fonti informate. La stessa fonte ha affermato che Biden ha detto che si sarebbe dimesso al personale senior del suo staff solo alle 13:45 di oggi ora locale (le 19:45 in Italia). "Ieri sera il messaggio diceva di procedere a tutta velocità", ha detto la fonte a Reuters. "Verso le 13.45 di oggi il presidente ha detto che aveva cambiato idea".

Ore 20.31 - La reazione di Jill Biden
La first lady Jill ha ripostato su 'X' la nota con cui il presidente Joe Biden ha annunciato la decisione di non candidarsi di nuovo alla Casa Bianca con una emoji a forma di cuore.

Ore 20.28 - Johnson, l'unico precdente
La convention Democratica di Chicago, in programma ad agosto, si avvia ad avere nuove similitudini con quella del 1968: anche allora era agosto, anche allora la sede era la citta' dell'Illinois, ma soprattutto arrivo' dopo che il presidente degli Stati Uniti in carica, il Democratico Lyndon B. Johnson, poco popolare tra i vertici del partito, aveva annunciato a sorpresa che non avrebbe cercato la conferma per il secondo mandato pieno. L'ambizioso Johnson aveva sostituito nel 1963 John Fitzgerald Kennedy, ucciso in un attentato a Dallas, Texas, e poi aveva vinto le elezioni nel 1964. La convention divenne il luogo dove i Democratici avrebbero scelto il candidato e il vice. Il vicepresidente di Johnson, Hubert Humphrey, e il senatore Edmun Muskie vennero nominati candidati ufficiali come presidente e vicepresidente, dopo che Robert Kennedy, una delle figure emergenti alle primarie, era stato assassinato nel giugno dello stesso anno. La convention si svolse un clima di guerra civile, con tumulti politici e scontri per strada. L'omicidio di Martin Luther King, nell'aprile di quell'anno, e la guerra in Vietnam avevano infiammato il clima. Alle elezioni del '68 Humphrey, sostenitore di una linea anti-Vietnam, seppure espressa soltanto negli ultimi giorni della campagna elettorale, venne spazzato via dal Repubblicano Richard Nixon, che conquisto' 32 Stati su cinquanta.

Ore 20.26 - Contrordine: Biden appoggia Kamala Harris
"Cari colleghi democratici, ho deciso di non accettare la nomina e di concentrare tutte le mie energie sui miei doveri di presidente per il resto del mio mandato. La mia primissima decisione come nominata del partito nel 2020 è stata quella di scegliere Kamala Harris come mio vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che ho preso. Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest'anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo". Così Joe Biden su X, dopo che la lettera lasciava supporre che non avrebbe appoggiato nessuno, almeno per il momento.

Ore 20.20 - Biden: fatti grandi progressi come nazione
"Negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo fatto grandi progressi come Nazione". Lo rivendica Biden nella lettera in cui annuncia il suo ritiro dalla corsa alla presidenza degli Usa. "Oggi l'America ha l'economia più forte del mondo. Abbiamo fatto investimenti storici nella ricostruzione della nostra nazione, nella riduzione dei costi dei farmaci da prescrizione per gli anziani e nell'espansione dell'assistenza sanitaria a prezzi accessibili a un numero record di americani. Abbiamo fornito cure essenziali a un milione di veterani esposti a sostanze tossiche. Approvato la prima legge sulla sicurezza delle armi in 30 anni. Nominato la prima donna afroamericana alla Corte Suprema. Approvato la legislazione sul clima più significativa nella storia del mondo. L'America non è mai stata in una posizione migliore per guidare di quanto lo siamo noi oggi. So che niente di tutto questo avrebbe potuto essere fatto senza di voi, il popolo americano. Insieme, abbiamo superato una pandemia che capita ogni secolo e la peggiore crisi economica dai tempi della Grande Depressione. Abbiamo protetto e preservato la nostra democrazia. E abbiamo rivitalizzato e rafforzato le nostre alleanze in tutto il mondo", concludeva Biden.

Ore 20.12 - Trump picchia durissimo: Biden il peggiore della storia
L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato la fine della corsa per la rielezione annunciata poco fa da Joe Biden. Parlando al telefono con l'emittente "Cnn", Trump ha affermato che Biden "sara' ricordato come il peggior presidente nella storia di questo Paese". L'ex presidente ha anche commentato una possibile discesa in campo di Kamala Harris, affermando che la vicepresidente sarebbe un avversario anche più facile da battere rispetto a Biden.

Ore 20.09 - Dean Phillips prima del ritiro: scrutinio segreto sul sostegno
Il deputato democratico del Minnesota Dean Phillips, che all'inizio di quest'anno aveva lanciato un'offerta per le primarie contro il presidente Joe Biden, pochi minuti prima del ritiro del presidente aveva chiesto ai membri del suo partito al Congresso di tenere uno scrutinio segreto per vedere se la maggioranza di loro sostiene ancora che il presidente continui la sua candidatura per la rielezione. "Ciò richiede un voto di fiducia da parte dei miei colleghi. Uno scrutinio segreto, perchè molti hanno paura che se dicono la verità verranno puniti", ha detto Phillips alla Cnn. "Penso che sarebbe utile uno scrutinio segreto rapido quando torneremo qui questa settimana per presentarlo in privato al presidente e mostrargli la posizione del Congresso", affermava Phillips. Un voto che, però, non servirà.

Ore 20.05 - "Nell'interesse degli Stati Uniti"
"E mentre è stata mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nel migliore interesse del mio partito e del Paese per me dimettermi e concentrarmi esclusivamente sull'adempimento dei miei doveri di presidente per il resto del mio mandato", si legge in un passaggio della lettera con cui Joe Biden annuncia il ritiro dalla corsa alla presidenza Usa. 

Ore 20.02 - "Parlerò alla nazione la prossima settimana"
Joe Biden annuncia che parlerà alla nazione la prossima settimana per spiegare la sua decisione. 

Ore 20.01 - "Per ora non appoggio nessuno"
Joe Biden nella lettera in cui annuncia il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca non dà il suo appoggio a Kamala Harris o a nessun altro. 

Ore 19.53 - Biden, la lettera con cui annuncia il ritiro

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